Il rapper Baby Gang «è pericoloso»: il 20enne rischia 2 anni sotto sorveglianza dopo i raduni abusivi a San Siro (e tanto altro) – Il video
Sorvegliato speciale perché «socialmente pericoloso». È quanto rischia Zaccaria Mouhib, protagonista degli scontri registrati in piazzale Selinunte, in zona San Siro a Milano lo scorso aprile. Così la Questura di Sondrio ha chiesto l’applicazione di «sorveglianza speciale» per due anni nei confronti del rapper ventenne che si fa chiamare Baby Gang. Mouhib sarebbe una persona «dedita alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica». Oggi, davanti alla Sezione misure di prevenzione del Tribunale milanese è stata discussa la misura, e l’udienza è stata aggiornata all’8 febbraio. Baby Gang, si legge negli atti, è «un rapper» molto «seguito dai giovani sui vari social network» e ha «utilizzato la sua influenza per promuovere in zone aperte al pubblico delle riunioni non autorizzate che sono sfociate in scontri con le forze dell’ordine, creando in tal modo situazioni di serio pericolo per la sicurezza».
Da piazzale Selinunte alle accuse di istigazione a delinquere
Negli atti emerge, tra tutti, l’episodio del 10 aprile scorso quando, a Milano, Baby gang per «registrare un videoclip» musicale con un altro rapper, Neima Ezza. Per l'”evento” aveva radunato circa 300 giovani nella zona di San Siro. Il raduno era degenerato in un lancio di oggetti contro le forze dell’ordine, intervenute per gli assembramenti, e con Mouhib che avrebbe detto agli altri: «se arrivano gli sbirri nessuno scappa». Tra il 2020 e il 2021, il rapper è stato accusato, secondo quanto riportato da Ansa, «per i reati di diffamazione e violazione della proprietà intellettuale, istigazione a delinquere, porto abusivo di armi, vilipendio della Repubblica, delle istituzioni e delle forze armate, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale». E ha ricevuto fogli di via dalle città di Lecco, Milano, Cattolica, Misano Adriatico, Riccione, Rimini e Bellaria Igea Marina.