Tamponi nelle parafarmacie, il M5s non si arrende: presentato un nuovo emendamento dopo lo stop di ieri
«Per il Movimento non finisce qui», aveva promesso ieri Giuseppe Conte dopo la bocciatura della proposta in commissione Affari costituzionali al Senato. E così è stato. All’indomani dello scontro con il centrodestra e con Italia Viva, il M5s passa dalle parole ai fatti: chiederà di consentire alle parafarmacie di poter effettuare i test antigienici rapidi così da poter potenziare l’operazione di tracciamento dei contagi Covid. La proposta, ha fatto sapere la deputata Stefania Mammì, questa volta sarà presentata alla commissione Affari sociali alla Camera sotto forma di un emendamento al decreto Milleproroghe. «Quando la politica abbandona il buon senso e agisce per finalità diverse dal bene comune a pagare il conto più salato sono sempre i cittadini», dice Mammì citando il leader del Movimento Conte. «Questa soluzione è necessaria per allentare la tensione che si è creata nelle farmacie italiane, da settimane i cittadini si cimentano in lunghissime file di attesa per un tampone». La deputata ha dunque criticato aspramente l’epilogo di ieri in commissione Affari costituzionali al Senato, imputando la responsabilità del fallimento della proposta in quella sede al centrodestra e a Italia Viva. In effetti l’emendamento aveva ricevuto 11 voti favorevoli e 13 contrari. Si erano opposti Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. «Andrò avanti su questa battaglia perché la vita dei cittadini è già devastata da una pandemia che non allenta la sua morsa – ha insistito Mammì -, Il compito della politica è quello di aiutare a togliere il disagio alla collettività».
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