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Salvini sulla corsa al Quirinale: «Centrodestra compatto su Berlusconi, non accettiamo veti da sinistra»

Venerdì è in programma il vertice con Giorgia Meloni a Villa Grande, a Roma

In mattinata il segretario della Lega Matteo Salvini aveva detto chiaro e tondo che non avrebbe accettato «veti ideologici da parte della sinistra sul sostegno compatto e convinto del centrodestra Silvio Berlusconi» nella corsa al Quirinale. Ma nel pomeriggio, il segretario del Pd Enrico Letta ha ribadito quanto, di fatto, era già trapelato nei giorni scorsi dai corridoi del Nazareno sul «no» netto a sostegno del Cav come successore del presidente Mattarella alla guida del Colle, avanzando l’ipotesi di una possibile diserzione dell’Aula da parte dei dem al quarto scrutinio. Il segretario del Pd ha oggi ripetuto: «Abbiamo già detto che il dialogo deve avvenire su un nome condiviso di una personalità istituzionale, non di un capo partito: lo abbiamo detto in modo chiaro, mi sembra una cosa di buonsenso, non eccezionale o strana». Ma al di là del categorico no sul nome di Berlusconi, il segretario dem non chiude le porte a ulteriori interlocuzioni né con gli altri partiti né con la Lega.

Letta infatti aggiunge che il «Il Pd è assolutamente disponibile al dialogo», anche alla luce di quanto sta avvenendo in queste ultime ore in cui, a detta di Letta, «sono emersi elementi di dialogo positivo: ma siamo solo all’inizio». Insomma, il segretario dem, nel giorno che precede l’incontro di domani tra Berlusconi, Salvini e Giorgia Meloni a Villa Grande, residenza romana del Cav, tenta di mettere alle strette Salvini, che nei giorni scorsi aveva “indispettito” Berlusconi con le sue dichiarazioni sulla permanenza del Carroccio all’interno del governo Draghi, a prescindere dalla guida dell’ex numero 1 della Bce, e sulla possibilità di formare un “governo dei segretari” (anche questo rigettato da Letta, ndr), aprendo dunque la strada all’elezione del premier Draghi a successore di Sergio Mattarella. Ma il segretario leghista, sempre ieri, era stato prontamente ripreso dal Cav, che in un colloquio telefonico ha ribadito: «L’unità della coalizione di centrodestra è sempre stata e sarà un valore che dobbiamo continuare a preservare: non possiamo sprecare questa occasione di dire la nostra».

Immagine di copertina: Ansa

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