Allerta dei servizi segreti britannici: «Una spia cinese si è infiltrata in Parlamento»
Un’agente cinese si è infiltrata nel Parlamento britannico per interferire nella politica del Regno Unito. A comunicarlo a Westminster è stato l’MI5, l’ente per la sicurezza e il controspionaggio del Regno Unito, che ha emesso un raro avvertimento ai parlamentari britannici. L’avviso è arrivato al termine di una lunga indagine. Il Security Service ha fatto anche un nome, quello di Christine Ching Kui Lee, la quale, secondo quanto riportato dai vari media internazionali, avrebbe «stabilito legami» con deputati e aspiranti tali per conto del Partito comunista cinese (Pcc). Secondo il sito della Bbc, avrebbe la presunta spia avrebbe «facilitato» donazioni ad alcuni politici britannici, allo scopo di «coltivare relazioni con figure influenti» e avvicinare il panorama politico del Regno Unito alla Cina. Secondo l’indagine, tra i beneficiari di queste donazioni ci sarebbe anche il laburista Barry Gardiner, che ha iniziato a incassare soldi dallo studio legale della donna, il Christine Lee & Co, alla fine del 2014: avrebbe ricevuto oltre 420.000 sterline.
Immagine di copertina: EPA/ANDY RAIN
Leggi anche:
- Hong Kong, chiude il sito pro-democrazia Stand News. Arrestati giornalisti e amministratori – Il video
- Così la Cina ha fatto sparire Peng Shuai in 20 minuti dopo la denuncia dello stupro
- Si allarga il fronte contro le Olimpiadi di Pechino: il Giappone si unisce al boicottaggio diplomatico
- Il rapporto dell’intelligence Usa sull’origine del Covid: «Nessuna conclusione certa, poche informazioni dalla Cina»