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Come funziona l’autotesting in Emilia-Romagna: i vaccinati possono certifcare da soli la propria positività

15 Gennaio 2022 - 22:49 Redazione
truffe no vax green pass test tamponi falsi covid party
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Via libera anche da Fabrizio Pregliasco: «È un esperimento interessante nell'ottica di una convivenza con il virus»

Cambiano le regole del monitoraggio epidemiologico in Emilia-Romagna. Da lunedì 17 gennaio i residenti della Regione vaccinati con ciclo completo potranno registrare in autonomia un’eventuale positività al Coronavirus. È il sistema dell’autotesting: basterà eseguire autonomamente un tampone rapido a casa proprio per avviare, in caso di positività, il periodo di isolamento. Il risultato del test andrà caricato sul portale regionale insieme alla fotografia del kit utilizzato. «Dico al governo: bisogna ragionare su una cosa simile a livello nazionale, vedremo se funziona, noi crediamo di sì», ha commentato Stefano Bonaccini. Per il presidente della Regione, questo sistema permetterà di «responsabilizzare le persone e permettere anche loro di essere più veloci».

Una procedutra analoga di autotesting potrebbe essere presto implementata anche per porre fine all’isolamento, ma solo per i vaccinati con dose booster. L’iniziativa dell’Emilia-Romagna è stata salutata con favore anche dal virologo Fabrizio Pregliasco: «Un esperimento interessante, nell’ottica di una convivenza con il virus e di una maggiore assunzione di responsabilità. È un po’ precoce rispetto ai tempi complessivi e all’andamento della curva epidemica ancora in salita, ma vediamo gli esiti».

In generale, secondo Pregliasco è il momento di cambiare rotta: «Bisogna muoversi verso una maggiore responsabilizzazione del cittadino. Questo è un approccio adottato anche negli Stati Uniti, dove è possibile l’acquisto degli autotest anche via Internet. C’è anche un margine di rischio, per la minore attendibilità di questi autotest, ma d’altronde l’Italia non può continuare ad essere un “tamponificio”. Questo maggior rischio è calcolato ed accettato rispetto all’impossibilità di eseguire milioni di test su milioni di persone ripetutamente».

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