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Messina, il sindaco Cateno De Luca si dimette: vuole candidarsi a presidente di Regione

17 Gennaio 2022 - 12:17 Stefano Scibilia
Negli ultimi giorni il primo cittadino ha fatto parlare di sé per la protesta contro l'obbligo di Green pass rafforzato per attraversare lo Stretto

Cateno De Luca ha rassegnato le dimissioni da sindaco di Messina. Già da tempo il primo cittadino aveva reso nota la volontà di chiudere il suo mandato per avere la possibilità di candidarsi come presidente della Regione. A partire dal prossimo 6 febbraio 2022 De Luca non ricoprirà più l’incarico di sindaco e, prima di questa data, si legge nella lettera inviata al segretario del Comune, verranno rese note le motivazioni ufficiali che l’hanno portato a compiere questa scelta. Negli ultimi giorni il sindaco ha fatto parlare di sé per essersi accampato al porto della città in segno di protesta contro l’obbligo di Green pass rafforzato per attraversare lo Stretto dalla Sicilia alla Calabria e viceversa. Una battaglia, quella portata avanti da De Luca, che ha visto anche il sostegno di Nello Musumeci, presidente della Regione Sicilia, che si è rivolto con una lettera al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere la sospensione del provvedimento, annunciando che nel caso in cui non dovessero essere fornite delle risposte in merito sarà lui a tutelare i siciliani.

Cateno De Luca non è nuovo a proteste di questo genere. Nel 2020, con l’Italia in pieno lockdown, il sindaco di Messina aveva chiesto che nessuno attraversasse lo Stretto di Messina per paura della diffusione dei contagi. De Luca si presentò al porto per più di una sera per controllare tutti coloro che arrivavano dalla Calabria con la nave. Nel pomeriggio che ha preceduto la serata del primo blitz al porto, De Luca fece una diretta Facebook dicendo: «Stasera mi faccio arrestare». In un collegamento televisivo dal porto di Messina, De Luca disse: «Abbiamo rintracciato una Renault 4 che è il simbolo di questo esodo. Sono dei francesi che hanno attraversato tutta l’Italia e sono due uomini e una donna. Sono riuscito a rintracciarli attraverso una foto stanotte, sono riuscito a farli bloccare e ringrazio la polizia giudiziaria della sezione di Messina che si è messa in contatto con i carabinieri di Aci Trezza e siamo riusciti a farli mettere in quarantena a questi balordi che stavano andando a ricongiungersi con un altro gruppo di francesi. Io non ci sto più e se stasera non viene nessun rappresentante del Governo a dirmi come si applicano le norme io non faccio scendere più nessuno».

Immagine di copertina: Ansa

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