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Quanti sono davvero i contagi in Italia: positivi tra gli 8 e i 16 milioni

18 Gennaio 2022 - 06:21 Redazione
coronavirus contagio veri numeri positivi italia
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Gran parte delle infezioni asintomatiche non viene rilevata. Per questo è verosimile che oggi venga registrata soltanto una frazione compresa tra il 15 e il 30% dei contagi reali

Quanto sono davvero i contagi in Italia? Mentre i numeri del bollettino registrano un rallentamento dei positivi e c’è chi comincia a parlare di plateau, Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul Corriere della Sera segnalano che se dall’1 al 15 gennaio i test hanno scoperto 2.381.081 positivi, i contagi reali potrebbero ammontare a un numero-monstre: tra gli 8 e i 16 milioni totali. Il calcolo parte da un presupposto: il tasso di positività, cioè il numero di persone rilevate come positive a un test del tampone per il Coronavirus, in Italia non è mai stato così elevato. È arrivato al 15% mentre in passato si superava a fatica quota 56. Ma più il tasso di positività è alto, più ci sono infetti che rischiano di non essere trovati.

I veri numeri del contagio

E questo perché nel frattempo è saltato il sistema di tracciamento. E gran parte delle infezioni asintomatiche non viene rilevata. Per questo, spiega il quotidiano, è verosimile che oggi venga registrata soltanto una frazione compresa tra il 15 e il 30% dei contagi reali. A supporto del ragionamento c’è anche il recente studio Hospitalisation risk for Omicron cases in England del 22 dicembre 2021 dell’Imperial College di Londra (Report 50). Il quale sottolinea come in Uk si vede solo 1 caso su 3. E il contagio passa anche per i vaccinati, come ha sottolineato anche l’Istituto Superiore di Sanità: «L’efficacia del vaccino (riduzione del rischio rispetto ai non vaccinati) nel prevenire la diagnosi di infezione Sars-CoV-2 oltrei120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale è pari al 34%, sale al 57% tra i 91 e 120 giorni, arriva al 71% per chi ha completato il ciclo vaccinale da meno di 90 giorni, mentre nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster è al 68,8%».

Soltanto la terza dose o booster o la vaccinazione eseguita da meno di tre o quattro mesi protegge quindi in maniera rilevante anche dal contagio. Su 100 mila vaccinati con ciclo completo da più di 120 giorni si sono contagiate 4.036 persone. Tra quelli con meno di 120 giorni e tra chi ha fatto la terza dose invece il contagio scende rispettivamente a 2.714 e 2.770. Per quanto riguarda il rischio ricovero, invece, le percentuali sono sempre molto alte. L’efficacia nella protezione è al 98% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva, 95% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90%, 93% nei vaccinati con ciclo completo da 91 e 120 giorni e 89% nei vaccinati con ciclo completo da oltre 120 giorni. Infine, un ricovero ordinario su due nell’ultimo mese riguarda una persona non vaccinata, e due su tre di quelle in rianimazione, anche se percentualmente i non vaccinati rappresentano solo il 10% della popolazione.

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