Quirinale, l’alternativa di Meloni: «Anche senza Berlusconi il centrodestra farà la sua proposta»
Continuano a muoversi gli equilibri del centrodestra sulla partita del Quirinale. Dopo settimane in cui la candidatura di Silvio Berlusconi sembrava granitica ora comincia ad affiorare qualche crepa. Vittorio Sgarbi, telefonista dell’operazione scoiattolo, ha annunciato nel pomeriggio che al momento è tutto fermo – ipotesi non confermata dall’ex premier, che starebbe invece continuando con le telefonate. Dagli alleati intanto arrivano i primi segnali che con o senza Berlusconi, il centrodestra è comunque pronto a presentare un unico candidato. A ribadirlo è stata anche Giorgia Meloni durante le registrazioni di Porta a Porta: «Io penso che se anche Berlusconi scegliesse di non concorrere e dovesse rinunciare, comunque il centrodestra abbia diritto e dovere di avanzare una proposta e anche FdI intende fare la sua parte. Noi contiamo il 6 per cento ma non vuol dire che non abbiamo nostre proposte da fare, io ce l’ho in testa».
E ancora: «I nomi sono diversi e condivisibili, ho anche qualche proposta ma giocare a questo gioco prima di doverlo affrontare non è utile né intelligente. Poi ci sono alcune proposte assolutamente serie che si fanno e possono essere valide, ma il punto è che abbiamo tutte le carte in regola per giocare questa partita e dimostrare che la coalizione è in grado di governare». Meloni ha chiarito però che non c’è nessun tentativo di ammutinamento e che il nome principale ora è ancora quello di Berlusconi, fino a quando lui lo vorrà: «Oggi il nome emerso è Berlusconi, lui per me risponde a un identikit per quello che mi aspetto da un presidente della Repubblica. Io vorrei una persona che difendesse la sovranità italiana e lui è stato l’ultimo premier che ha difeso l’interesse italiano ed è stato rimosso per questo nel 2011».
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