Disastro Tonga, la devastazione sulle isole ricoperte di cenere: le prime immagini dopo l’eruzione – Le foto
Un manto di cenere e terra arsa è quello che è rimasto dopo la violenta eruzione del vulcano Tonga, che lo scorso sabato ha causato uno tsunami avvertito distintamente su tutte le coste dell’Oceano Pacifico. Dopo quella che è possibile classificare come una delle più potenti eruzioni degli ultimi tre decenni, lo stesso vulcano sembra essere ora scomparso dal territorio. Lo dimostrano le immagini scattate dal Centro satellitare delle Nazioni Unite, Unosat, secondo cui del vulcano Hunga Tonga Hunga Ha’apa rimangono solo due piccole porzioni di terra sopra il livello del mare. Prima della violenta esplosione, queste due porzioni di terra, che fanno parte del cono del vulcano sotto il livello del mare, erano molto più grandi ed erano connesse da un pezzo di terra che arrivava a misurare 1,2 chilometri. La morfologia del territorio nel regno di Tonga ora è totalmente cambiata. Le immagini messe a confronto mostrano l’isola prima dell’eruzione e dopo.
Le vittime
Il bilancio dell’eruzione nel regno di Tonga è di almeno due vittime, come è stato confermato dal governo della Nuova Zelanda. «Possiamo confermare che la polizia di Tonga ha comunicato all’Alta Commissione della Nuova Zelanda che il bilancio confermato è di due morti, tra cui un cittadino britannico», ha annunciato il ministero degli Esteri neozelandese. La vittima britannica è Angela Glover. La donna sarebbe morta mentre cercava di mettere in salvo in suoi cani dalle onde di tsunami. Intanto i generi di prima necessità faticano a raggiungere le isole del regno polinesiano colpito dalla catastrofe naturale, per via delle vie di comunicazione interrotte e non ancora ripristinate. Stando a quanto si apprende, le navi impiegheranno anche tre giorni per raggiungere l’arcipelago.