Il video che inguaia Grillo: la battaglia del M5s sui marittimi italiani per “aiutare” Onorato
All’indomani della notizia dell’apertura dell’indagine a carico di Beppe Grillo e del patron di Moby Vincenzo Onorato per traffico di influenze illecite, un video postato tre anni fa sul profilo YouTube di M5s Parlamento assume un nuovo significato. Il video risale al 12 febbraio 2018 ed è ambientato a Torre del Greco. Siamo in piena campagna elettorale (il 4 marzo ci sono le politiche). Sul palco del Comune campano salgono Luigi di Maio – all’epoca capo politico del Movimento – e il fondatore Beppe Grillo. I due portano in piazza davanti al pubblico napoletano la battaglia per i lavoratori marittimi italiani, contro «una delle categorie più privilegiate di questo Paese, gli armatori». Il tema era stato suggerito proprio da un armatore, Vincenzo Onorato, i cui messaggi scambiati con Grillo verranno trovati dagli inquirenti quasi due anni più tardi.
All’epoca nulla si sapeva dei contratti – veri o fasulli – di consulenza per prestazioni, di quegli «interventi a favore del gruppo Moby» che con il sito di Grillo aveva stipulato un accordo biennale per 120 mila euro all’anno per contenuti pubblicitari. L’ipotesi, avanzata da Repubblica, è che il tema dei diritti dei lavoratori italiani, minacciati dalla concorrenza con i relativi posti di lavoro in ballo, sia stato portato in piazza da Grillo e dal M5s perché era usato da Onorato come metodo di pressione sul mondo politico. In questo modo il patron di Moby poteva continuare a portare avanti la propria attività in un regime molto simile a quello del monopolio. Una condizione utile a ottenere un presunto trattamento di favore per la propria società, così da mantenere una posizione di vantaggio a danno della concorrenza.
Qualche mese più tardi, era il 9 agosto del 2018, altre briciole vengono seminate lungo la via di questo caso. Il fondatore del Movimento condivide sul proprio blog beppegrillo.it una petizione disponibile su change.org in favore proprio del proprietario di Moby. Nel post, Onorato viene descritto con termini molto positivi. Un armatore «da anni impegnato nella salvaguardia dei diritti calpestati di migliaia di lavoratori di Torre del Greco (e di molti altri comuni italiani)». La petizione mira a «costruire una legge che tuteli chi i diritti li ha persi da tempo». E Grillo si fa portavoce di questa battaglia per la tutela dei marittimi italiani: «Aiutiamo Vincenzo Onorato in questa battaglia di rispetto e di dignità dei marittimi, sottoscrivendo i valori della petizione su cui costruire una legge in merito alle tratte nazionali che metta fine a questo schifo». Il comico, argomentando per punti sulle condizioni del settore, invita quindi a firmare la petizione, con la quale sono state poi raccolte 33.735 firme.
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