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Genny Billotto: la maestra morta «per il vaccino» anche se il vaccino non c’era ancora

19 Gennaio 2022 - 09:53 Redazione
GENNY BILLOTTO
GENNY BILLOTTO
La propaganda No vax usa l'immagine di un'insegnante di Biella deceduta per problemi cardiaci per spacciarla come vittima degli effetti avversi. E il padre denuncia

Giancarlo Billotto è il padre di Genny, maestra della scuola primaria “Villaggio Lamarmora” di Biella. Genny Billotto è morta nell’ottobre 2020 ad appena 29 anni in seguito a una serie di problemi cardiaci congeniti. Ma una sua foto continua a circolare da tempo sia su Internet che sui manifesti stradali. E la sua è indicata come una morte causata da una vaccinazione. Giancarlo spiega in un’intervista rilasciata oggi all’edizione torinese del Corriere della Sera che ha intenzione di denunciare tutti. E questo perché le gigantografie della figlia con una camicetta a pois sono state portate in spalla da alcuni partecipanti alle proteste No vax durante i loro cortei, con la frase «Nessuna correlazione» a Bologna, a Milano e in altri luoghi. «Da allora hanno iniziato a segnalarmi che l’immagine di mia figlia veniva usata sui social per mettere in dubbio l’effetto del vaccino – dice Billotto, che vive a Chiavazza dove gestisce di una pista da motocross nel vicino paesino di Ronco Biellese -. Sono rimasto senza parole. Genny è morta di un problema al cuore congenito. Non era vaccinata perché la campagna non era ancora partita. E sicuramente sarebbe stata favorevole. Quando ho visto quelle immagini sono rimasto disgustato».

E ancora: «Perché usare le sue fotografie senza nemmeno accertarsi che quella fosse la verità? Queste persone non hanno una coscienza. Pensano che sia possibile fare tutto. Che basti una morte per problemi al cuore per legarla al vaccino. Senza nemmeno verificare davvero di che cosa soffrisse. Genny aveva una cardiopatia ipertrofica. Era amata da tutti: dai suoi studenti. Dai suoi amici. Era appassionata del suo lavoro. Proprio la scuola, lo diceva sempre a colleghe e amiche, le dava la carica quotidiana per affrontare con il sorriso e le nuove sfide che si era prefissata. Adorava andare in moto. La sua perdita è stata una tragedia. E vederla sui social usata in quel modo, per i loro scopi, mi ha davvero fatto soffrire».

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