Grafene nei vaccini? Il falso documento dell’Ospedale Cardarelli di Napoli
Circolano alcuni screenshot che riportano un documento che secondo i No vax proverebbe l’esistenza dell’ossido di grafene nei vaccini anti Covid-19, una presunta analisi condotta dall’ospedale Cardarelli di Napoli e svolta dall’ingegnere Vincenzo Marcello Bellini. Si tratta di un falso, lo stesso citato dalla deputata Sara Cunial in un’interrogazione parlamentare (ne parliamo qui).
Per chi ha fretta
- L’ospedale napoletano aveva già smentito nel 2021 la titolarità del documento.
- Il lavoro venne attribuito a un’ingegnere da parte del complottista No vax Domenico Biscardi.
- Si tratta della semplice traduzione di un lavoro svolto in Spagna.
- Il documento spagnolo venne spacciato per un lavoro dell’Università di Almeria.
- Le analisi non dimostravano affatto la presenza di grafene nei vaccini.
Analisi
Ecco uno dei post Facebook dove viene condiviso lo screenshot del documento bufala e quello che pare essere un articolo a firma Il Ficcanaso News:
L’articolo esiste ed è pubblicato anonimamente il 15 gennaio 2022 su Telegra.ph con il seguente titolo: «Ospedale Cardarelli (Napoli): Comirnaty contiene ossido di grafene».
Le falsità del documento
In data 18 agosto 2021, l’ospedale aveva smentito la titolarità del documento e «presentato alle autorità un esposto contro ignoti affinché si faccia luce su una falsa documentazione che circola sui social su carta intestata apparentemente riconducibile all’Azienda ospedaliera». Esposto contro ignoti che risulterebbero semplici da individuare, in quanto i guru No vax come Domenico Biscardi hanno sempre attribuito le analisi contenute alll’ingegnere Vincenzo Marcello Bellini, definendolo «maestro». C’è chi ha attribuito il lavoro al defunto Biscardi:
L’intero lavoro, come spiegato nel precedente articolo di Open Fact-checking sul caso Sara Cunial, è una semplice traduzione di un’analisi svolta in Spagna che non dimostra alcunché. Della versione spagnola ci eravamo occupati in due precedenti articoli (qui e qui).
Conclusioni
Lo studio è un falso, non essendo mai stato confermato dall’ospedale napoletano. Si tratta della traduzione di una presunta analisi svolta in Spagna, a sua volta spacciata per un’opera dell’Università di Almeria. In nessun caso viene confermata la presenza del grafene.
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