Quirinale, è scontro tra gli schieramenti. Fonti della Lega: «No a veti, i nostri nomi sono di spessore»
È scontro tra centrodestra e centrosinistra. «A differenza di chi cambia idea dopo poche ore, la Lega continua a lavorare con contatti a tutto campo. Restiamo convinti dell’assoluto spessore delle candidature presentate oggi per il Quirinale ed è evidente la differenza tra noi e chi dice no a ripetizione e mette veti», fanno sapere fonti della Lega rispondendo, di fatto, al no del centrosinistra alla rosa dei nomi proposta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. «Prendiamo atto della terna formulata dal centrodestra che appare un passo in avanti, utile al dialogo Ma, pur rispettando le legittime scelte del centrodestra, non riteniamo che su quei nomi possa svilupparsi quella larga condivisione in questo momento necessario», hanno dichiarato, in una nota, Letta, Conte e Speranza terminato il vertice di centrosinistra qualche ora fa. «Riconfermiamo – hanno aggiunto – la nostra volontà di giungere ad una soluzione condivisa su un nome super partes e per questo non contrapponiamo una nostra rosa di nomi». Di fatto, dunque, hanno detto no al centrodestra ma non hanno offerto una rosa di nomi alternativa. Ora si rischia di andare allo scontro, altro che dialogo aperto. Domani, intanto, le principali forze politiche dovrebbe vedersi per fare il punto e, dunque, per cercare, una volta per tutte, un nome condiviso (che a questo punto non potrà essere né Letizia Moratti né Carlo Nordio né Marcello Pera). Sul tavolo dei possibili candidati al Quirinale restano – a parte il premier Mario Draghi – la presidente del Senato Elisabetta Casellati (apprezzata da tutto il centrodestra e, non a caso, non finita nella rosa dei nomi di oggi, 25 gennaio) e la responsabile degli 007 italiani Elisabetta Belloni.
Foto in copertina di repertorio
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