Le proposte dei leader del centrodestra per il Quirinale: «Nostra responsabilità fare nomi»
Il centrodestra ha annunciato – nel corso di una conferenza stampa congiunta tra Salvini, Meloni e Tajani durata poco meno di mezz’ora – i tre nomi che proporrà per la corsa al Colle: la prima è Letizia Moratti, vicepresidente della Regione Lombardia, Marcello Pera, ex presidente del Senato e Carlo Nordio, ex magistrato molto caro a Fratelli d’Italia. Restano fuori, dunque, l’attuale presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente del Senato Elisabetta Casellati. Salvini – che ha ringraziato Silvio Berlusconi per il passo indietro di tre giorni fa – ha dichiarato di non «voler imporre niente a nessuno» ma ha ricordato come i Capi dello Stato negli ultimi 30 anni siano stati «scelti dalla sinistra». Ora, però, è il centrodestra ad avere i numeri, a poter “guidare” l’elezione del Capo dello Stato. «Noi speriamo che non ci siano no a priori. Tajani, tra l’altro, avrebbe tutti i titoli per ambire a questa carica ma non candideremo leader dei partiti. I nostri nomi non hanno tessere di partito e non dobbiamo accontentare correnti e correntini», ha aggiunto il leader della Lega che ha spiegato come, volutamente, siano state tenute fuori dalla rosa dei nomi le cariche più alte dello Stato («hanno in sé la dignità di essere una possibile scelta»). Il riferimento è a Elisabetta Casellati. Tajani e Meloni hanno sottolineato, poi, l’importanza della «compattezza» della coalizione: «È nostra responsabilità fare delle proposte». Nel pomeriggio previsto, invece, un punto del centrosinistra che già ora apre al centrodestra: «Questi sono nomi sicuramente di qualità e li valuteremo senza spirito pregiudiziale», è la reazione a caldo di Enrico Letta. «Si va verso la logica del confronto, abbiamo apprezzato i toni», ha aggiunto Andrea Marcucci (Pd) che ha sottolineato come «ci sono dei nomi che volutamente non sono stati inseriti in questa rosa». Il presidente del M5s, Giuseppe Conte, invece, ha commentato così i candidati al Colle del centrodestra: «Rispettiamo e valutiamo i tre nomi. Nessuno, però, vanti un diritto di prelazione sulla scelta del presidente della Repubblica».
Diretta di VISTA
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