Quirinale, Paolo Maddalena annuncia il ritiro dalla corsa: «Lascio al teatrino della politica»
Anche ieri il nome di Paolo Maddalena è finito nel voto per il Quirinale. Il magistrato e accademico di Napoli, candidato di Alternativa, ha racimolato 39 voti, gli stessi accordati a Sergio Mattarella. Ma, spiega oggi al Corriere della Sera, non ha intenzione di proseguire ancora nel portare avanti la sua candidatura: «Sono contento perché vuol dire che la Costituzione ha ancora una favilla di luce. Quella luce che deve illuminare chi crede che la ricchezza di tutti debba essere nelle mani di pochi: i neoliberisti, che ci porteranno alla rovina. Presto non saremo più in grado di pagare le bollette. Abbiamo messo sul mercato i servizi pubblici essenziali, gas, luce ed acqua, e industrie strategiche comprese nel demanio costituzionale: unica difesa dagli assalti del mercato generale». Secondo Maddalena, «Draghi ha proposto per primo alla City un aiuto per privatizzare l’economia italiana. Seguito da Amato. Abbiamo perso tutto donando ai privati, spesso stranieri, le nostre fonti di ricchezza». Come presidente, il docente avrebbe «assicurato l’attuazione della Carta e la laicità dello Stato. Ma non lo sarò. Ora non mi resta che lasciare il passo al teatrino della politica».
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