Quirinale, il centrodestra spaccato “segna” le schede su Casellati
Che la coalizione di centrodestra non brillasse per coesione era già noto. Ma la diffidenza è tale che sono arrivate delle direttive ai quattro partiti che gravitano intorno al kingmaker Salvini. Open ha saputo come sigleranno le schede i grandi elettori della coalizione nel corso di questa quarta votazione, segnata dalla conta interna del centrodestra: servirà a testare la fedeltà e l’affidabilità di ciascun partito. Ai leghisti è stato dato ordinato di scrivere soltanto “Casellati” sulle schede. I grandi elettori di Forza Italia, invece, dovranno scrivere “Elisabetta Casellati”. Coraggio Italia, poi, scriverà “Alberti Casellati”. I delegati di Fratelli d’Italia, infine, compileranno le schede con la dicitura “Elisabetta Alberti Casellati”. Il presidente della Camera, Roberto Fico, al momento dello spoglio leggerà solo il nome Casellati. Ma la stessa presidente del Senato che lo affianca avrà modo di leggere le schede con le diverse diciture.
Le chance che la presidente del Senato possa essere eletta al quinto scrutinio sono risicatissime. Nemmeno i grandi elettori del centrodestra sembrano crederci nel Transatlantico. E si insinua tra di loro il dubbio che la decisione quasi contestuale di provarci con Casellati e di introdurre il doppio scrutinio sia parte della strategia. Come a dire che il sesto scrutinio è inevitabile, occorre accelerare i tempi. Se nella prova di forza su Casellati non ci saranno tante preferenze quante astensioni – 441 – potrebbe essere compromesso il potere negoziale che Salvini ha vantato di avere negli ultimi giorni. Tuttavia, seppure alcuni dei suoi abbiano cercato di suggerirgli fino all’ultimo una tattica più attendista, il segretario del Carroccio ha deciso di alzare la posta – quasi un all-in – per chiudere su un secondo nome in serata. Oppure, ma è improbabile, fare jackpot.
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