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Israele, contagi dimezzati e indice Rt sotto l’1, non succedeva da mesi. Bennett: «Avanti con la quarta dose»

30 Gennaio 2022 - 15:16 Giada Giorgi
Il Paese ha esteso il nuovo richiamo anche a tutti gli over 18 ad alto rischio. I positivi calano ma i malati gravi sono 1.069: «Mantenere alta l'attenzione»

«La variante Omicron si sta stabilizzando, la pandemia comincia ad avere un nuovo andamento». A dirlo è il premier israeliano Naftali Bennett commentando gli ultimi dati Covid del Paese. Israele continua a registrare una diminuzione di infezioni: nelle ultime 24 ore si contano 45.258 nuovi positivi contro gli oltre 80mila della scorsa settimana. Anche l’indice Rt è tornato sotto il valore 1 dopo mesi: attualmente allo 0,95. Il dato in crescita è invece quello dei malati gravi: 1.069. Alla luce di questi dati il premier Bennett, da sempre promotore di una campagna vaccinale a tappetto, parla di una nuova fase pandemica ma mette in guardia contro i facili entusiasmi. «Gli ospedali stanno fronteggiando una forte pressione, l’attenzione non può scendere».

Avanti con la quarta dose

In anticipo su tutti gli altri Paesi del mondo insieme al Regno Unito, Israele è stata fin dall’inizio l’osservatorio a cielo aperto dell’effetto dei vaccini sulla lotta al virus. Anche nel caso della quarta dose, il Paese di Bennett ha fatto da apripista, cominciando poche settimane fa con le somministrazioni over 60 e personale medico. Per un totale di circa 600 mila persone che hanno ricevuto finora la nuova somministrazione. L’ultima è stata quella di estendere il quarto richiamo anche a tutta la popolazione over 18 «con condizioni mediche fragili o che siano a grande rischio per gli effetti del virus». La decisione è stata comunicata dal direttore generale del ministero della sanità Nachman Ash che ha quindi per ora limitato la somministrazione del secondo booster a casi riconosciuti come ad alto rischio e soltanto a quelli che «hanno ricevuto la terza dose a distanza di almeno 4 mesi».

Gli ultimi risultati di uno studio preliminare diffuso dallo Sheba Medical Center di Israele avevano segnalato dei limiti riguardo l’efficacia del quarto booster contro Omicron: «La somministrazione dei preparati mRna di PfizerModerna aumenta sì il livello degli anticorpi dell’organismo, ma non abbastanza da riuscire ad immunizzare completamente i soggetti vaccinati contro la nuova variante», hanno spiegato gli esperti. I dati in preprint dovranno essere analizzati e autorizzati dalla comunità scientifica ma il direttore generale del Ministero della sanità israeliano rassicura: «Lo studio preliminare non ci dice certo che la quarta dose sia un errore. Il booster restituisce comunque il livello di anticorpi del terzo richiamo. E questo ha una grande importanza soprattutto tra la popolazione più anziana», ha spiegato il dottor Ash. Nel frattempo in Israele la curva epidemica ha registrato infezioni dimezzate rispetto a 7 giorni fa e la percentuale di pazienti non vaccinati attualmente intubati nei reparti di rianimazione è del 100%.

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