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Centrodestra «polverizzato», la débâcle sul Quirinale apre la resa dei conti. Meloni ripudia Salvini: «Non è mio alleato»

30 Gennaio 2022 - 15:20 Redazione
La rielezione di Mattarella spacca la coalizione. In bilico la leadership di Salvini. Carfagna (Forza Italia): «La competizione tra lui e Meloni è distruttiva»

Matteo Salvini rivendica le sue mosse. Silvio Berlusconi ricompatta una Forza Italia divisa, ma non un’alleanza di centrodestra che, secondo Giorgia Meloni, non c’è più. Dopo la rielezione di Sergio Mattarella, la coalizione si lecca le ferite, tra sospetti e incomprensioni che rischiano di dare il la alla resa dei conti tra i tre leader. «In questo momento non siamo alleati. Mi sembra che abbiano preferito l’alleanza col centrosinistra, sia per Draghi sia per Mattarella», attacca la leader di Fratelli d’Italia in una intervista al Corriere della Sera.

La giravolta di Salvini

La scelta di Salvini di appoggiare il Mattarella non va giù a Meloni. «No. Non l’ho capita, la trovo incomprensibile», dice la presidente di FdI. «Ho scoperto dalle agenzie che [Salvini] avrebbe votato Mattarella. L’unica ipotesi alla quale tutti i leader del centrodestra avevano detto no con apparente convinzione» E in una diretta Facebook dice: «Il centrodestra ne esce a pezzi, è polverizzato». Per Salvini, ora, la prima sfida sarà quella di fare accettare ai militanti leghisti quella retromarcia che lo ha visto passare dalla rivendicazione per il «primo presidente» di centrodestra al sostegno al capo dello Stato uscente. «Difficile fare il maker se rimetti lo stesso King…», lo punge Meloni.

Agenzia VISTA | Giorgia Meloni commenta la scelta di FI e Lega di rieleggere Sergio Mattarella al Quirinale

Una leadership in bilico

I malumori nella Lega, e nel centrodestra, montano. Gianni Fava, l’ultimo ad avere sfidato Salvini a un congresso, si domanda se «abbia ancora un senso il nome “Lega per Salvini premier”». E anche i voti leghisti che sarebbero andati a Carlo Nordio, candidato di Fratelli d’Italia che ieri ha ottenuto 27 preferenze “di troppo”, sono un segnale che non passa inosservato. La coalizione è frantumata, e il pensiero che non debba più essere Salvini a tirarne le fila circola tra molti. Secondo quanto fa sapere la Lega, Salvini convocherà a breve il consiglio federale del partito. All’ordine del giorno, anche una profonda riflessione sul futuro della coalizione «con chi è sinceramente interessato, per costruire un progetto di medio-lungo termine». Il centrodestra «va ricostruito», dice Meloni al Corriere. «Milioni di elettori lo chiedono. Inizio dal mio partito, percepisco la solitudine di tanta gente che non ha compreso, che non voleva finisse così». Meloni ha ribadito il concetto poco più tardi in una diretta Facebook: «Il centrodestra è da rifondare e questo è quello a cui lavoro io da oggi».

Carfagna contro Meloni e Salvini

Nel muro contro muro tra Salvini e Meloni, Mara Carfagna rimprovera l’uno e l’altra: «Non so se questa coalizione è finita», dichiara la ministra per il Sud (Forza Italia) a la Repubblica. «È finita l’illusione di governarla dettando la linea politica sui social e confrontandosi più con i follower che con dirigenti e parlamentari». «In questi giorni – dice Carfagna – abbiamo vissuto l’esito della gara per la leadership fra Salvini e Meloni, una competizione che disintegra il centrodestra».

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