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Ismaele C., lo studente manganellato a Roma: «Ministri, spiegatemi perché la polizia mi ha pestato»

31 Gennaio 2022 - 12:52 Redazione
La presenza delle centinaia di ragazzi in piazza aveva un solo obiettivo: «chiedere l’abolizione dell'alternanza scuola-lavoro, che sta trasformando la scuola pubblica italiana in un’azienda o in ufficio di collocamento». La replica della questura: sono in corso accertamenti sulla dinamica dei fatti

«Domenica sono stato colpito alla testa da una manganellata durante una manifestazione per la morte di Lorenzo Parelli, io e altri 3 ragazzi abbiamo riportato ferite suturate con dei punti». La testimonianza arriva da Ismaele C. un giovane che ha partecipato a una delle ultime manifestazioni studentesche, contro l’alternanza scuola-lavoro che ha portato alla morte il 18enne di Udine. «Sempre domenica al Pantheon la polizia ha caricato gli studenti con una violenza inaudita e senza un valido motivo. A Torino, durante altre manifestazioni studentesche, venerdì scorso, ci sono stati 20 feriti tra cui due gravi», ha detto in un commento rilasciato da La Stampa.

Da Torino a Napoli, venerdì scorso, 29 gennaio, quelle che dovevano essere proteste pacifiche, si sono trasformate ben presto in scontri con le forze dell’ordine. In rete circolano numerosi video in cui si assiste a manganellate, calci, e cariche da parte delle squadre mobili della Polizia. Episodi che hanno gettato nel panico parte dei ragazzi presenti ai cortei che quasi subito si sono dati alla fuga. Secondo i manifestanti, solo a Torino, ci sarebbero stati almeno una ventina di studenti e studentesse contusi, in alcuni casi anche soccorsi dall’ambulanza. Altri sono stati medicati sul posto e una ragazza è svenuta dopo essere stata colpita alla testa. A Roma, gli studenti hanno lanciato fumogeni e bottiglie contro il cordone delle forze dell’ordine. Poi è arrivata la vernice rossa. Quindi la carica della polizia.

Dalla Questura di Roma spiegano a Open che i manifestanti avrebbero lanciato petardi sulle forze dell’ordine e che quindi è stato necessario intervenire. Al momento non rilasciano dichiarazioni ma dicono che ci sono accertamenti in corso con la visione delle telecamere e la Scientifica sul posto. «Non possiamo parlare di incidente. Ciò è successo perché gli studenti vengono messi a lavorare nello stesso identico contesto in cui muoiono 4 lavoratori ogni giorno», spiegava Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti.

«Sorgono doverosi dubbi sullo stato di salute della nostra democrazia. La responsabilità è della ministra Lamorgese, alla quale va chiesto conto e ragione della condotta muscolare delle forze dell’ordine in dinamiche di piazza di solito gestite nella totale tranquillità e calma», continua Ismaele nella sua lettera. La presenza delle centinaia di ragazzi in piazza, per Ismaele, aveva un solo obiettivo: «Chiedere l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro, che sta trasformando la scuola pubblica italiana in un’azienda o in ufficio di collocamento». E se Lamorgese è la «responsabile istituzionale» della gestione dell’ordine pubblico, il ministro Bianchi è il «responsabile politico», perché nei contenuti «non è diverso dalla Azzolina, che non era diversa da Fioramonti (anche se sotto il suo ministero l’alternanza è stata depotenziata) che non era diversa dalla Fedeli».

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