Cariche sugli studenti, Lamorgese si difende: «Manifestare è un diritto: ma in piazza c’erano infiltrati che cercavano lo scontro»
Il diritto a manifestare e «di esprimere il disagio sociale deve essere sempre garantito, compreso quello dei tanti giovani e degli studenti che legittimamente intendono far sentire la loro voce» ha detto la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, a proposito delle polemiche scoppiate dopo diverse cariche della polizia nel corso delle manifestazioni degli studenti dopo la morte durante uno stage del 18enne Lorenzo Parelli. La ministra è attesa in parlamento, dove dovrà rispondere alle interrogazioni presentate innanzitutto dai deputati di Sinistra italiana, che accusano la polizia di aver fatto un uso sproporzionato della forza contro gli studenti in piazza. Secondo la ministra, alcune delle manifestazioni da Torino a Napoli: «sono state infiltrate da gruppi che cercavano i disordini». Situazioni che per Lamorgese devono essere evitate in futuro: «Scongiurando che le legittime proteste possano essere strumentalizzate da chi intende alimentare violenze e attacchi contro le forze di polizia». A chi ha sollevato sospetti che le cariche fossero frutto di una indicazione del Viminale, la ministra ha poi ribadito: «La linea da seguire non può che essere quella del confronto e dell’ascolto, nella prospettiva di un patto destinato alle nuove generazioni che sappia coinvolgere tutte le istituzioni e l’intera società civile».
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