Morti per o con Covid? Bassetti insiste: «Vi spiego perché in Italia le vittime nei bollettini sono troppe»
Solo ieri il bollettino sull’andamento della pandemia di Coronavirus diffuso dal ministero della Salute registrava 414 decessi, il giorno prima 395 e prima ancora 427. Troppi secondo Matteo Bassetti, che riapre il dibattito sulla necessità di rivedere la compilazione dei report pandemici. I numeri delle vittime in Italia secondo l’infettivologo sono troppo alti rispetto agli altri Paesi europei, sicuro del fatto che: «in questa fase sono moltissimi i decessi con Covid e non a causa del Covid». Secondo Bassetti: «Bisogna differenziare chi ha sintomi e segni del Covid, da chi invece è asintomatico per Covid e ha qualcos’altro». Tutto questo, spiega l’infettivologo, nonostante la pressione della variante Omicron e la larghissima copertura vaccinale. Bassetti prende l’esempio della Danimarca, dove i bollettini hanno registrato un netto calo della mortalità e della letalità nelle ultime settimane: «Ma mettono in evidenzia ciò che sostengo da oltre un mese», e cioè che tanti decessi riguardano persone che si sono contagiate, ma che non sono morte per il Coronavirus. «Per chi non fa il medico sembra una differenza solo semantica – ha aggiunto – Non è così. È sostanziale», spiega Bassetti, che insiste perché solo la distinzione tra contagiati asintomatici e quelli con sintomi permetterebbe di: «capire cosa sta succedendo, ridando oltretutto dignità ai vaccini che da questa classificazione italica non ne hanno giovato…».
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