Il ritorno di Berlusconi: «Ho chiesto io a Mattarella il bis e ho deciso di non andare al Colle»
Silvio Berlusconi è tornato. Dopo la corsa (abortita) per il Quirinale e il ricovero al San Raffaele il Cavaliere oggi rilascia un’intervista al Corriere della Sera per dare la sua versione dei fatti. E stupisce tutti. La prima domanda riguarda proprio la sua mancata candidatura e la versione dell’ex premier è questa: «Non ho nessun motivo di amarezza o di delusione semplicemente perché sono stato io a decidere, dopo un’approfondita riflessione, di non accogliere la proposta che mi era stata avanzata da tante parti, dalle forze politiche del centrodestra, da singoli parlamentari anche di altre aree politiche, da moltissimi cittadini, di essere indicato come candidato alla Presidenza della Repubblica».
Poi svela un retroscena su Mattarella, che parte da Pier Ferdinando Casini: «L’indicazione del senatore Casini, che mi è stata avanzata da Enrico Letta nell’ambito di una rosa di nomi, non trovava sufficiente consenso fra le forze politiche. Quindi, ritenendo necessario garantire la stabilità del governo e del Paese, ho chiamato il presidente Mattarella chiedendogli la disponibilità ad essere votato». E spiega perché “ha rinunciato” al Colle: «Ho rinunciato semplicemente perché da due anni sto lavorando per l’unità politica e morale della Nazione in un momento di emergenza. Ho ritenuto fosse più utile all’Italia evitare che sul mio nome si consumassero polemiche o lacerazioni inopportune».
Infine, due parole sul futuro del suo partito e sul possibile ingresso di nuovi leader: «Naturalmente dobbiamo sempre rinnovarci e allargarci, ma Forza Italia ha già una struttura dirigente che sotto la mia guida ha svolto un ottimo lavoro, anche in questa fase difficilissima. Se a questa struttura potrà aggiungersi qualche prestigiosa personalità proveniente dal mondo delle imprese e delle professioni saremo felici di profittarne. Io continuerò a fare la mia parte come sempre, per il mio Paese, per i nostri valori, per i nostri grandi ideali di Libertà».
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