Non solo #DiMaioOut: lo strano caso del gruppo Facebook “Fan Club Luigi Di Maio” che passa a Giuseppe Conte
Lo scorso 30 gennaio l’hashtag #DiMaioOut divenne oggetto di discussioni e di teorie su un attacco di origine straniera nei confronti di Luigi Di Maio. A lanciare l’accusa era stato Pietro Raffa, esperto di comunicazione social, che aveva definito l’episodio come una «chiara operazione di tweet bombing» per niente spontanea, proveniente in parte dagli Stati Uniti, probabilmente ordita contro il ministro degli Esteri. Una ricostruzione successivamente smentita da Alex Orlowski attraverso la piattaforma Metatron, che Open ha avuto modo di visionare accedendo ai dati, successivamente rafforzata dall’analisi svolta da Matteo Flora attraverso la piattaforma utilizzata da Twitter per le sue stesse analisi, Brandwatch. Il presunto attacco sarebbe partito dall’utente @ToxMagato alle 17 di sabato 29 gennaio. Un’operazione di origine umana come quella avvenuta ieri su un’altra piattaforma social con uno spostamento coatto di decine di migliaia di sostenitori: il gruppo Facebook “Fan Club Luigi Di Maio”, con oltre 37 mila iscritti, è improvvisamente diventato il “Fan Club Giuseppe Conte“, abbandonando il ministro degli Esteri a favore dell’ex premier. C’è un problema: chi gestisce il gruppo è passato a un’altra forza politica lontana dal M5s.
Non bisogna confondersi con l’altro gruppo storico “Club Luigi Di Maio“, fondato nel 2013 e moderato in passato da Pierre Cantagallo, che oggi ha all’attivo oltre 70 mila iscritti. Quello che oggi fiancheggerebbe Conte è stato fondato nel 2015 e ha cambiato tre volte nome: nel 2018 era diventato “Uniti per Luigi Di Maio” per poi essere modificato pochi giorni dopo “Fan Club Luigi di Maio” e infine, sempre nel mese di febbraio ma del 2022, “Fan Club Giuseppe Conte”.
Una spaccatura con Luigi Di Maio era nell’aria da tempo. Infatti, il 3 ottobre 2021, l’amministratore del gruppo “Carlo” pubblicava il seguente annuncio agli iscritti: «A breve questo gruppo sarà chiuso da me creato Vergognoso M5S» (sic). Il gruppo non è stato affatto chiuso, mentre i contenuti si sono spostati verso un’altra linea politica sostenuta dall’amministratore stesso.
Il post è ancora oggi presente tra quelli messi in evidenza dagli stessi amministratori, insieme a un evento intitolato «Festa di Laurea di Luigi di Maio» previsto in data 12 giugno 2036. Ulteriore conferma del cambio di rotta del gruppo verso Giuseppe Conte, visti gli attuali scontri interni. Ma le intenzioni potrebbero essere altre.
L’amministratore “Carlo”, dichiarato fondatore del gruppo, ha condiviso in diverse occasioni diversi contenuti nel gruppo riguardanti un’altra forza politica, ossia ItalExit di Gianluigi Paragone. Una tendenza che viene riscontrata anche attraverso il suo profilo privato (qui, qui e qui).
Nel frattempo, un’altra amministratrice del gruppo di nome Silvy ha pubblicato un post «direzionato» con il quale avvisa che «le sacerdotesse» (presumibilmente le amministratrici del fan club) sarebbero «vive e vegete» mentre «meditano in laico silenzio». Probabilmente un avviso riguardo una probabile faida interna, visto come la stessa afferma di non voler salire «sul ring» e di stare «da una parte sola, quella del M5s».
Malumori interni al M5s non sono oggi una novità, ma gli scontri e gli strani comportamenti vengono attuati proprio negli ambienti in cui il partito fondato da Beppe Grillo traeva forza e seguaci, ossia la Rete e i social network, dove non sempre quello che appare e che vediamo è quello che realmente è.