Complottisti, suprematisti, No vax: chi sono i camionisti di Freedom Convoy che paralizzano Ottawa – Il video
La polizia di Ottawa ha sequestrato migliaia di litri di carburante e rimosso un container per porre fine alla protesta che da 11 giorni sta bloccando il Canada. Il Freedom Convoy dei Truckers for Freedom ha cominciato la sua protesta il 23 gennaio scorso e oggi il numero di camion e manifestanti è già diminuito in modo significativo. Ma intanto persino un tribunale ha vietato di suonare i clacson nel centro della città per fermare il caos. Il Freedom Convoy è nato come movimento che si oppone all’obbligo vaccinale contro Covid-19 per i conducenti di camion transfrontalieri che devono andare avanti e indietro dagli Stati Uniti. Ed è lo specchio di una regola identica che c’è in America. Ma intanto il sindaco di Ottawa Jim Watson ha dichiarato lo stato d’emergenza.
Il Freedom Convoy ferma il Canada
La situazione è «fuori controllo», secondo il primo cittadino, che ha convocato un consiglio straordinario della giunta e chiesto al premier Justin Trudeau di nominare un «moderatore» per gestire la crisi. Mentre i cittadini, stremati da giorni di occupazione delle strade e paralisi dei trasporti, hanno lanciato una class-action milionaria contro i manifestanti. Nelle ultime ore la situazione si è aggravata con i dimostranti che hanno acceso falò, bloccato le strade sventolando bandiere canadesi e urlando slogan contro il governo. Chiedono innanzitutto che sia eliminato l’obbligo vaccinale ma anche un allentamento più generale delle restrizioni anti-coronavirus.
Nei giorni scorsi ci sono stati dei picchi di tensione quando alcuni manifestanti hanno esibito bandiere confederate e simboli nazisti, scontrandosi con i residenti che sono esasperati dal rumore incessante dei clacson e i fumi di diesel dai camion. E la protesta è arrivata anche in Quebec, a Toronto e a Winnipeg. E questo nonostante i camionisti canadesi siano in tutto 120 mila e che l’95% di loro sia vaccinato. L’obbligo riguarda un totale di 26 mila lavoratori. Che però bastano per bloccare Ottawa. La polizia, schierata in forze ma incapace di liberare le strade, ha sequestrato ai manifestanti 3.000 tonnellate di carburante, «benzina, propano e altri materiali», e ha minacciato di arrestare chiunque dovesse portare rifornimenti nel centro della città, dove si è concentrata la maggior parte dei dimostranti. Sette le persone già fermate dalle forze dell’ordine.
Chi sono i leader della protesta
Ma intanto nel magma della protesta comincia a intravedersi qualche nome. Uno di questi, racconta oggi Repubblica, è James Bauder. Ovvero un complottista che prima della pandemia era dedito soprattutto all’11 settembre. Ma che poi ha scoperto le “virtù” della “dittatura sanitaria”, addossandole ovviamente ai Gates e ai Soros di turno. A far compagnia a Bauder c’è anche Pat King, suprematista bianco e negazionista dell’Olocausto. E poi Tamara Lich, cantante e chitarrista della band Blind Monday che tre anni fa si è messa alla guida del movimento Wexit per l’indipendenza delle province del nord del Canada. Lich ha raccolto 10 milioni su GoFundMe prima che la sua raccolta fondi venisse bloccata. E i tre insieme hanno mobilitato suprematisti, razzisti e islamofobi che oggi sono in gran numero nei cortei.
Video da: Twitter
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