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Super Green pass lavoro, da domani l’obbligo per gli over 50: sanzioni da 600 a 1.500 euro

14 Febbraio 2022 - 09:11 Redazione
La decisione arriva dal decreto legge del 7 gennaio 2022 scorso: dal 15 febbraio per lavorare in aziende, fabbriche e negozi sarà necessario essere vaccinati con almeno due dosi o guariti dal virus

Nello scenario di un allentamento generale di misure restrizioni, incoraggiato dai numeri in calo, domani 15 febbraio scatterà uno degli ultimi (si spera) passi annunciati per arginare la diffusione di Covid-19. Il Super Green pass, e cioè la Carta verde per soli vaccinati e guariti dal virus, diventa obbligatorio per tutti i lavoratori del settore pubblico e privato over 50. Nella lista sono compresi anche gli autonomi e i professionisti. La decisione arriva dal decreto legge del 7 gennaio 2022 scorso che, tra le altre cose, aveva esteso l’obbligo di vaccinazione a ulteriori categorie di popolazione, primi fra tutti gli insegnanti. Senza Green pass rafforzato il lavoratore non potrà entrare in uffici, aziende e negozi. In alternativa andrà incontro a sospensione di ruolo e stipendio. Dal 7 gennaio a oggi, gli over 50 hanno avuto il tempo di mettersi in regola con le due (almeno) somministrazioni di vaccino o con una sola dose a patto che possano documentare l’avvenuta guarigione da Covid-19 negli ultimi 6 mesi. Per i dipendenti che si presenteranno a lavoro con la dose di richiamo già fatta o con due dosi più guarigione non ci saranno neanche più limiti di scadenza del pass. Ad avere un limite di tempo sarà invece l’obbligo: il decreto ha deciso di mantenere la restrizione per tutti gli over 50 fino alla data del 15 giugno 2022.

Come funziona per i senza pass

Il lavoratore che si presenterà all’ingresso del proprio luogo di lavoro senza Green pass rafforzato verrà da domani immediatamente mandato a casa. E la sua assenza notificata come ingiustificata. In questo caso il decreto non prevede conseguenze disciplinari e riconosce «il diritto alla conservazione del rapporto di lavoro fino a quando l’interessato non presenti la certificazione e comunque non oltre il 15 giugno 2022». Il rapporto di lavoro non viene reciso quindi ma i giorni di assenza ingiustificata non verranno retribuiti in nessun modo. «Per il periodo in cui la vaccinazione è omessa o differita», aggiunge in proposito il decreto, «il lavoratore può essere adibito a mansioni anche diverse in modo da evitare il rischio di diffusione del contagio da SARS-CoV-2», e in questo caso senza decurtazione della retribuzione.

Da 600 a 1.500 euro di sanzione

È prevista una multa di 100 euro per tutti gli over 50 che alla data dell’1 febbraio non abbiano fatto nemmeno la prima dose di vaccino anti Covid. Stessa cosa per tutti quelli che non abbiano ricevuto la seconda dose e a chi non si è sottoposto al richiamo «entro i termini di validità delle certificazioni verdi Covid-19». Sarà una cartella dell’Agenzia delle Entrate a recapitare la sanzione penale. Per quanto riguarda invece le sanzioni amministrative, è stabilito il pagamento di una somma da 600 a 1.500 euro per tutti i dipendenti che venissero colti sul luogo di lavoro senza Green pass rafforzato. «In caso di violazione reiterata», spiega il decreto, «la sanzione viene raddoppiata».

Le esenzioni concesse

Il decreto del 7 gennaio conferma l’esenzione dall’obbligo vaccinale in tutti i casi «di accertato pericolo per la salute, in relazione a specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale dell’assistito o dal medico vaccinatore». Dal 7 febbraio le certificazioni di esenzione dalla vaccinazione vengono emesse esclusivamente in formato digitale. Un modo per agevolare i controlli attraverso la scansione del QR code. Anche in questo caso si è concesso un po’ di tempo per la messa in regola: chiunque sia già in possesso di un certificato di esenzione cartaceo potrà rimediare entro il 27 febbraio con la richiesta del documento digitale. L’altro motivo di esenzione, seppur temporanea, dalla vaccinazione è l’avvenuto contagio e poi guarigione dall’infezione. Per documentare il caso sarà necessaria la notifica del medico di base.

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