Effetto Ucraina, lunedì nero per le Borse: l’Europa brucia 201 miliardi
I timori di un conflitto in Ucraina pesano sui mercati. Nel primo giorno di contrattazioni all’indomani di un weekend carico di tensioni, le Borse europee registrano cali pesanti, mentre aumentano i prezzi di gas e petrolio. L’indice Stoxx 600, che raggruppa i 600 titoli maggiori del Vecchio continente, dopo cali anche più ampi ha perso l’1,9% finale, che si traduce in 201 miliardi di capitalizzazione bruciati in una sola seduta. Madrid ha concluso in calo del 2,5%, Parigi del 2,2%, Francoforte di due punti percentuali. In ribasso dell’1,7% finale sia Amsterdam sia Londra, con Mosca che nei diversi indici si muove su cali tra il 3 e il 2%.
Il calo di giornata
Le principali piazze europee sono tutte in calo: a metà seduta Francoforte e Parigi perdono il 3,1%, Madrid il 2,6%, Londra l’1,9%. La peggiore è Milano (-3,2%). In rialzo il petrolio con il Wti che sale a 93,37 dollari al barile (+0,3%) e il Brent a 94,59 dollari (+0,17%). Cresce anche il prezzo del gas: ad Amsterdam +5,9% a 82 euro al Mwh. La Russia è la principale fonte di gas naturale in Europa: un terzo delle sue esportazioni attraversa l’Ucraina. Secondo gli analisti di Bloomberg, gli impianti di stoccaggio dell’Europa sono già a «livelli bassi, con prezzi cinque volte più alti del normale per questo periodo dell’anno».
Immagine di copertina: ANSA/Mourad Balti Touati
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