Il Viminale ai prefetti in vista della manifestazione degli studenti: «Serve il dialogo per isolare i violenti»
«Intensificare i servizi di prevenzione e controllo del territorio» in vista della mobilitazione nazionale promossa per venerdì dopo la morte di due studenti – Lorenzo Parrelli e Giuseppe Lenoci – che stavano svolgendo uno stage. È quello che chiede Bruno Frattasi, capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, in una circolare inviata a tutti i prefetti, con l’obiettivo di «garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni previste». Frattasi invita i questori ad attivare un dialogo con i promotori delle manifestazioni studentesche e a valutare l’opportunità di un coinvolgimento anche dei dirigenti scolastici. Un elemento che, per il dirigente, «potrà costituire un efficace strumento per scongiurare possibili strumentalizzazioni delle istanze studentesche e per isolare le frange più radicalizzate della protesta», si legge ancora nella circolare. Insieme al coinvolgimento dei dirigenti scolastici, sembra un passaggio necessario «in considerazione della delicatezza delle tematiche sollevate dal mondo studentesco e della correlata esigenza che ad essa corrisponda una sensibile capacità di ascolto e mediazione». I prefetti vengono quindi invitati – anche dopo le polemiche delle scorse settimane – alla massima attenzione affinché «i dispositivi siano orientati a tale linea d’azione, nel doveroso bilanciamento tra il diritto di manifestare e le indefettibili esigenze di tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica».
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