L’asilo colpito dall’artiglieria in Ucraina, provocazione o false flag? Cosa sappiamo finora – Il video
Un asilo della cittadina di Stanytsia Luganska, situata nella regione del Lugansk ai confini con la Russia, è stato colpito questa mattina alle ore 9 durante un bombardamento. A denunciare il fatto è stata l’organizzazione non governativa Proliska, partner di UNHCR, pubblicando le foto dei danni subiti dalla struttura tramite i propri account social. Un evento che viene ricollegato all’attuale crisi tra Ucraina e Russia, anche se in realtà la zona è soggetta da anni a diversi e ripetuti scontri armati nel Donbass. Le autorità ucraine attribuiscono la colpa ai separatisti filorussi, così come questi ultimi la attribuiscono ai gruppi ucraini, senza puntare al momento il dito a gruppi militari regolari appartenenti alle forze armate russe. Una cosa è certa, ossia l’interesse della regione di Lugansk da parte della Russia che, proprio il 15 febbraio 2022, ha riconosciuto* la cosiddetta Repubblica di Lugansk e quella di Donezk come stati sovrani indipendenti dall’Ucraina.
Come riportato dalla NGO Proliska, durante i bombardamenti erano presenti circa 20 bambini. Sul posto erano intervenute i militari del gruppo anti terroristico Joint Forces Operation, operanti nell’area nel conflitto contro i separatisti filorussi.
Dalle immagini riprese dal gruppo, così come da alcune foto diffuse dai presenti sul posto, anche il giardino dell’asilo è stato colpito da un secondo ordigno.
L’asilo nel territorio controllato dall’Ucraina
L’area colpita dai bombardamenti non risulta essere controllata dalle forze separatiste, ma da quelle ucraine, come riporta in un tweet il corrispondente da Mosca per il britannico Independent Oliver Carrols. Quest’ultimo sostiene che l’attacco non provenga dalle forze ucraine, così come risulterebbero tre persone ferite: una docente, un’assistente e una guardia di sicurezza. Scampato pericolo per i bambini, in quanto si trovavano in un’altra stanza dell’edificio.
La stanza colpita, ritratta nelle foto pubblicate dalla NGO Proliska, risulta essere la stessa ritratta in una foto del 2020 pubblicata dalla pagina Facebook dell’asilo “Fiaba” (“КАЗКА“) situato proprio a Stanytsia Luganska.
In un video, pubblicato dal giornalista ucraino Illia Ponomarenko del The Kyiv Independent, mostra una prima visita della struttura da parte delle forze ucraine presenti sul posto.
February 17, 2022
Non risulta essere l’unico edificio colpito da un ordigno. Come riporta il sito Delo.ua, sarebbe stato colpito anche un deposito ferroviario poco distante dall’asilo.
Le teorie dei filorussi
All’interno dei canali Telegram filorussi sono circolate due diverse versioni della vicenda. Secondo gli admin di @reactiv_dnr, in un post pubblicato alle 9:08 (ore italiane), i colpevoli sarebbero stati i militanti ucraini.
Secondo un post pubblicato dal canale Telegram filorusso Akutin.DPR.Ru alle ore 10:15 (ora italiana), si tratterebbe di una “false-flag” orchestrata per addossare la colpa ai separatisti. La teoria deriva dal fatto che secondo gli admin del canale risulterebbe strano che alcuni palloni di calcio sarebbero ancora ben disposti negli scafali della stanza. Al momento, entrambi i gruppi non hanno pubblicato le immagini dei danni provocati nel giardino dell’asilo dal secondo ordigno.
Scontri ormai quotidiani
Come riportato dalla NGO Proliska, in data 16 febbraio 2022 erano stati registrati degli scontri presso un’altra località della regione di Lugansk, Katerynivka, ben lontana da Stanytsia Luganska.
Nessun civile risulta ferito, mentre si registrano diversi fori di proiettile in alcune abitazioni come quelle di due anziani coniugi, i quali si erano nascosti nel seminterrato non appena i militanti avevano iniziato a sparare.
Entrambi gli episodi, quello dell’asilo e quello dell’abitazione dei due anziani coniugi sono soltanto alcuni dei numerosi scontri che avvengono nella regione da lungo corso. Tenendo conto delle segnalazioni fornite dal sito Liveuamap.com, nella giornata del 14 febbraio 2022 sono stati registrati diversi episodi nell’area contesa, in particolari nei confini con quelle controllate dalle fazioni interne nel territorio ucraino.
C’è da dire che queste segnalazioni risultano più numerose nel corso della giornata del 17 febbraio 2022, rispetto a quelle delle ultime settimane.
[* Nota dell’autore: di fatto, il parlamento russo (la Duma), con 351 deputati a favore, 16 contrarie e un astenuto, ha riconosciuto in data 15 febbraio le due repubbliche autoproclamate, richiedendo al Presidente Vladimir Putin il riconoscimento definitivo. Tale votazione risulta una chiara e formale presa di posizione di riconoscimento delle autoproclamate repubbliche da parte delle istituzioni russe]
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