Un medico indagato per la morte di Franco Trinca: «Ho soltanto rilasciato un’esenzione dal vaccino»
Un medico di base è indagato per la morte del biologo nutrizionista No vax Franco Trinca. Trinca è morto nei giorni scorsi all’ospedale di Città di Castello. Il medico, che si chiama Pietro Solinas ed è il dottore di famiglia di Trinca, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. A raccontarlo è il Corriere dell’Umbria. «Io ho rilasciato al dottor Trinca – spiega il medico al quotidiano – una esenzione in scienza e coscienza e lo rifarei senza dubbio. Di certo non ho emesso quel certificato per le sue posizioni sul vaccino». Il biologo era tra i coordinatori del Movimento “Uniti per la libera scelta” contrario al vaccino. «Io – dice il dottor Solinas al quotidiano – non vedo proprio alcun nesso tra l’esenzione e la morte del povero dottor Trinca che comunque, non è per l’esenzione che non si è vaccinato». Sulla certificazione rilasciata il dottore ha spiegato che la sua «aveva un data di scadenza» e poi «è stata prorogata per due mesi da circolari ministeriali senza una nuova valutazione».
Solinas, come molti altri suoi colleghi, aveva ricevuto negli scorsi mesi la visita dei Nas per approfondimenti sulle esenzioni vaccinali rilasciate in Umbria. In quel primo accertamento era finita pure l’esenzione di Trinca. Il procuratore capo di Perugia Raffaele Cantone in una nota stampa aveva spiegato che «l’accertamento (autoptico, ndr) si è reso necessario per comprendere se le situazioni che avevano giustificato l’esenzione fossero effettive e, in caso contrario, se il decesso, eventualmente dipendente da Covid, possa essere ricollegabile all’omessa somministrazione del vaccino».
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