Euroferry Olympia, trovato il corpo di una vittima, ancora 10 i dispersi
C’è la prima vittima certa nel rogo della nave Olympia: a bordo del traghetto è stato trovato un uomo carbonizzato, bloccato nel suo camion, hanno riferito i vigili del fuoco che stanno lavorando sul posto. In mattinata, un altro dei 12 passeggeri considerati dispersi nell’incendio, era invece trovato ancora vivo, sebbene fortemente intossicato. Il superstite è stato individuato a poppa della nave. La conferma è arrivata dalla tv greca Skai che ha mostrato una foto del sopravvissuto, 21 anni e bielorusso come raccontato da lui stesso alla Guardia Costiera greca, mentre scendeva dalla scaletta della nave Euroferry Olympia della Grimaldi andata a fuoco nella acque davanti a Corfù mentre era diretta a Brindisi. A confermare la notizia anche il ministro della Navigazione greco, Yiannis Plakuotakis. Proseguono intanto le ricerche degli altri 10 dispersi, con particolare attenzione al ponte garage, quello dove è stata trovata la prima vittima. L’incendio a bordo del traghetto Grimaldi è scoppiato il 18 febbraio: la nave batte bandiera italiana e aveva a bordo 237 passeggeri e 51 persone dell’equipaggio. Inizialmente si riteneva che tutte le persone a bordo fossero state tratte in salvo.
Il messaggino di addio
«Ho mandato un sms di addio a mia moglie. Ero convintissimo che la morte ci avrebbe preso tutti», racconta nel frattempo un autotrasportatore superstite, Vittorio Padrevino, sbarcato stamane al porto di Brindisi insieme ad altri autotrasportatori salvati dal rogo della nave. «Ci hanno chiamato ci hanno diviso in due gruppi e poi c’è stato l’abbandono nave», dice parlando con i giornalisti sul molo. «Ho pensato di morire, la morte l’abbiamo vista. Qualcuno ha tentato di andare ai camion per recuperare soldi, documenti, patenti», racconta ancora. «Non abbiamo più documenti, licenze comunitarie importanti. L’organizzazione è stata stupenda, sono stati bravissimi, ragazzi giovani molto in gamba. Ogni settimana faccio questa tratta, non avrei mai pensato una cosa del genere dobbiamo ringraziare Dio. Ho pianto, non so quanto ho pianto. Tutti abbiamo pianto anche i più forti. Non vedo l’ora di tornare a casa. Noi italiani ci siamo ritrovati e dati forza».
In copertina ANSA | Il traghetto Florencia, 19 febbraio 2022.