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Passo indietro del Riformista contro il “Metodo Report”, Ranucci: «Dopo 10 giorni di bufale arriva la rettifica»

22 Febbraio 2022 - 10:30 Redazione
Il conduttore era stato accusato di aver tentato di acquistare illecitamente un video per incastrare l'ex sindaco di Verona, Flavio Tosi. Ma i fatti risalgono al 2014, e il caso era già stato archiviato dal Tribunale di Padova

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Dopo settimane di scambi e di accuse lanciate dal quotidiano Il Riformista contro il cosiddetto “Metodo Report” e Sigfrido Ranucci, quest’oggi sul quotidiano diretto da Piero Sansonetti è stata pubblicata una lettera di rettifica inviata dall’avvocato del conduttore Alessio La Pegna. E Ranucci, su Twitter, scrive: «Quello su Ranucci era uno scoop, anzi no. Il Riformista, dopo 10 giorni di bufale, rettifica». Nella lettera del legale del giornalista di Report pubblicata oggi sul quotidiano diretto da Sansonetti si legge:

Le notizie pubblicate da Il Riformista e il video ad esse collegato, invero diffuso sulla rete da diversi anni, si riferiscono a fatti del 2014, già sottoposti al vaglio dell’autorità giudiziaria, la quale ha ritenuto la condotta del dot. Sigfrido Ranucci del tutto legittitima. Il Tribunale di Verona, infatti, con sentenza n.2086 / 2019, ha affermato che “il Ranucci, al solo fine di ottenere materiale utile per l’inchiesta, si fingeva disponibile a pagare detta cifra con denaro della Rai ricorrendo a documentazione fiscale di comodo. La vicenda è stata anche analizzata dalla Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi il 1 aprile 2015. Il video diffuso sul sito web de Il Riformista in data 11 / 2 /2022 costituisce un estratto di un più ampio colloquio, il cui contenuto può essere correttamente interpretato solo nel contesto nel video mandato in onda nel servizio di inchiesta “L’Arena” della puntata di Report del 7/4/2014. Dalle registrazioni diffuse non emerge alcuna condotta illecita da parte del dott. Ranucci, il quale stava regolarmente svolgendo la propria attività giornalistica di inchiesta. E dunque non si può in nessun modo parlare di un “metodo Report” o “metodo Ranucci” o di alcun altro metodo illegale ricollegabile al dott. Ranucci e/o alla trasmissione e/o alla Rai. 

La vicenda sul “Metodo Report” pubblicata da Il Riformista

Nelle scorse settimane, Il Riformista aveva pubblicato un primo articolo dal titolo Così lavora Ranucci: fatture false, latitanti, dossier di fango e 007 amici, in cui venivano paventate alcune presunte condotte da parte del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, in cui il giornalista si sarebbe detto pronto a usare fondi della Rai per ottenere dei filmati volti a danneggiare la reputazione dell’ex sindaco di Verona, Flavio Tosi. Ranucci, dopo la pubblicazione dell’articolo, aveva risposto sostenendo che tutto si basava su «un audio manipolato, rimanipolato per farlo sembrare nuovo». Il filmato pubblicato dal quotidiano diretto da Sansonetti, era infatti già finito agli atti di un’inchiesta del 2014, conclusasi con l’archiviazione nei confronti di Ranucci perché, così come giudicato dal Tribunale di Padova che ha seguito il caso, «nei fatti non risulta ravvisabile alcun illecito penale».

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