Novavax, la circolare del ministero sul nuovo vaccino: «Servirà solo per il ciclo primario agli over 18»
Il vaccino Nuvaxovid di Novavax arriverà in Italia alla fine di questa settimana. Una circolare del ministero della Salute è incluso nel programma di vaccinazione anti SarsCoV2/Covid-19 attualmente solo per il ciclo primario, insieme ai vaccini già autorizzati per l’utilizzo nell’Unione Europea. Nuvaxovid viene somministrato per via intramuscolare (preferibilmente in regione deltoidea del braccio) come ciclo di 2 dosi (da 0,5 mL ciascuna) a distanza di 3 settimane (21 giorni) l’una dall’altra. La circolare del ministero della Salute ‘Indicazione di utilizzo del vaccino anti Covid-19 Nuvaxovid (Novavax) nei soggetti di età pari o superiore a 18 anni’, firmata dal direttore Prevenzione del ministero Gianni Rezza, riporta anche la scheda tecnica del farmaco e la nota informativa predisposta da Aifa.
Cosa dice l’Aifa su Nuvaxovid
Lì si spiega che i dati relativi all’uso di Nuvaxovid in donne in gravidanza «sono limitati» e che «gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrio-fetale, parto o sviluppo postnatale». La somministrazione del vaccino in gravidanza deve essere considerata «solo quando i potenziali benefici superano i potenziali rischi per la madre e per il feto». Per quanto riguarda l’allattamento «non è noto se Nuvaxovid sia escreto nel latte materno umano”. Ma «non si ritiene che possa causare effetti su neonati/lattanti». Nella fertilità si spiega che gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva. Il flaconcino chiuso, conservato in frigorifero a una temperatura compresa tra 2 e 8° C, ha una validità di 9 mesi. A temperatura ambiente fino a 25° C, è utilizzabile entro 12 ore. Dopo la prima perforazione, il flaconcino può essere conservato ad una temperatura tra 2 e 25° C ed è utilizzabile entro 6 ore, contiene 10 dosi, non richiede diluizione ed è già pronto all’uso.
Non ci sono ancora dati di analisi sull’intercambiabilità (e cioè sulla possibilità di usarlo come richiamo dopo aver ricevuto altri preparati). Quindi chi ha ricevuto una prima dose di Nuvaxovid deve ricevere la seconda dose dello stesso per completare il ciclo di vaccinazione. Si ricorda poi che al momento la «durata della protezione offerta dal vaccino non è nota, in quanto ancora in via di determinazione nelle sperimentazioni cliniche in corso». E che «la protezione potrebbe non essere completa fino a 7 giorni dopo la somministrazione della seconda dose». Infine, riguardo la co-somministrazione insieme a un vaccino antinfluenzale, la nota spiega che «la risposta anticorpale a Sars-CoV-2 è stata inferiore quando Nuvaxovid è stato somministrato in concomitanza con un vaccino antinfluenzale inattivato». Ma «la rilevanza clinica di questo dato non è nota».
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