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Ucraina, Mosca punge Di Maio: «Non vuole parlarci? Strana idea di diplomazia: serve a quello, mica ai pranzi di gala»

23 Febbraio 2022 - 16:44 Giada Ferraglioni
L'Italia ha congelato ogni bilaterale con la Russia a fronte degli ultimi sviluppi. E il ministero degli Esteri russo risponde: «Il dialogo serve a risolvere le tensioni, non a fare viaggi a vuoto»

Botta e risposta tra il ministero degli Esteri italiano e quello russo. Oggi, 23 febbraio, Luigi Di Maio ha detto durante la sua informativa al Senato di non voler incontrare i vertici russi finché Mosca non darà inizio a una de-escalation nell’Ucraina orientale. Dal dicastero di Sergej Lavrov, però, arriva una risposta piccante: «Strana idea di diplomazia, quella che ha Roma», hanno detto i funzionari citati dall’agenzia Agi. «La diplomazia è stata inventata unicamente per risolvere situazioni di conflitto e alleviare la tensione. Non certo per i viaggi vuoti in giro per i Paesi ad assaggiare piatti esotici ai ricevimenti di gala». In serata è poi arrivata la risposta laconica della Farnesina: «Non cediamo alle provocazioni», hanno detto con una nota. Il nervosismo tra Russia e Occidente è aumentato dopo il riconoscimento, da parte di Vladimir Putin, delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk. Stati Uniti, Unione europea e Regno Unito hanno risposto con sanzioni immediate che hanno colpito oligarchi, politici, banche e commercio più in generale. In più, i leader europei hanno concordato di sospendere ogni vertice con il Cremlino fino a che la Russia non ritratterà le sue intenzioni, ritirando i suoi 170-190 mila soldati dal confine ucraino e dai territori del Donbass. Anche Mario Draghi aveva previsto a stretto giro un viaggio per Mosca, al momento congelato dagli ultimi sviluppi. «I partner occidentali devono imparare a usare la diplomazia con professionalità», dicono ancora dal ministero degli Esteri russo. E non è escluso che i leader, in un momento così delicato, stiano evitando rischi di immagine: essere gli ultimi ad aver incontrato Putin prima di un’eventuale invasione sarebbe una pessima figura.

Immagine di copertina: EPA/SHAMIL ZHUMATOV

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