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Ucraina, Anonymous dichiara guerra alla Russia: attaccati il sito del Cremlino e del media RT

25 Febbraio 2022 - 06:08 David Puente
I siti web del governo, della Duma e del media RT sono stati attaccati dal collettivo hacker

Nel corso della giornata del 24 febbraio 2022, mentre l’Ucraina era sotto attacco da parte delle forze di Vladimir Putin, diversi siti istituzionali russi risultavano inaccessibili e impossibili da caricare. Già durante le prime ore del mattino era quasi impossibile effettuare il solo download del video di Vladimir Putin (ne parliamo qui), il preludio di un primo cedimento. I tecnici russi hanno cercato riparo, nel corso del pomeriggio, impedendo di accedere ai siti istituzionali – e di alcune testate come RT – a tutti coloro che non erano connessi a un indirizzo IP geolocalizzato in Russia. Giovedì sera, alle 10:50 ora italiana, il collettivo hacker noto come Anonymous ha ufficialmente dichiarato guerra alla Russia di Vladimir Putin: «The Anonymous collective is officially in cyber war against the Russian government. #Anonymous #Ukraine».

Una Cyber war contro Putin

L’ufficialità della cyber war è successivo a una serie di tweet dove il collettivo riporta la caduta dei siti web istituzionali russi: «Several Russian government websites are down. #Anonymous #Ukraine» scrivono nel tweet delle 7 di sera (ora italiana) del 24 febbraio. La rivendicazione dell’attacco, incluso quello al canale russo RT, arriva soltanto alle 23:32 con un altro tweet: «The #Anonymous collective has taken down the website of the #Russian propaganda station RT News».

Alle 5:20 ore italiane, cercando di accedere al sito del Cremlino venivamo dirottati all’indirizzo «Kremlin.ru/DDoS01/d3999d74/». La stessa situazione era capitata nel corso della giornata del 24 febbraio sia per il Cremlino che per il sito della Duma, come riporta il sito Datacenterdynamics.com ottenendo un URL simile a quello dive Open è stato dirottato: «kremlin.ru/DDoS01/a622cf0c».

Diversi account riconducibili al collettivo pubblicano diversi tweet riportanti l’hashtag #OpRussia e #StandwithUkraine. Molto nette le posizioni dei membri del gruppo, che potrebbe intensificare la cyber war colpendo altri obiettivi governativi e privati della federazione russa.

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