Esclusivo: l’annuncio dell’annessione dell’Ucraina alla Russia pubblicato e precipitosamente cancellato
Per settimane abbiamo assistito a un susseguirsi di esercitazioni militari da parte dell’esercito russo di Vladimir Putin, dove di volta in volta venivano coinvolte nuove unità alimentando sempre di più quel timore di invasione imminente e senza precedenti. Quest’ultima è arrivata e dura da diversi giorni, ma l’Ucraina resiste. Gli invasori, nel frattempo, sono stati affiancati dai militari ceceni ed è probabile che anche la Biellorussia entrerà in guerra per aiutare Mosca. Quest’ultima ha alzato la posta, minacciando l’uso delle armi nucleari come ultima e disperata opzione affinché Zelensky e il mondo intero smettano di contrastare la sua avanzata nei territori dell’ex Impero russo. Credevano di conquistare l’Ucraina in due giorni? Molto probabile, a dimostrarlo potrebbe essere un articolo pubblicato dall’agenzia RIA Novosti rimosso (archiviato qui).
«L’offensiva della Russia e del nuovo mondo» titolava l’articolo di Petr Akopov, pubblicato alle 8 esatte del mattino di sabato 26 febbraio 2022. Un vero e proprio elogio a Vladimir Putin, dichiarato vincitore indiscusso del conflitto armato. Non è uno scherzo, Petr Akopov lo scrive a chiare lettere: «l’Ucraina è tornata in Russia». L’articolo, di fatto rimosso, dichiara Vladimir Putin come vincitore del conflitto e apripista per quello che ironicamente potremmo definite un “Nuovo Ordine Mondiale” dove «il mondo russo» torna come il principale e indiscusso protagonista. Non solo l’Ucraina, l’autore dell’articolo parla dell’entrata della Bielorussia, domandandosi fino a dove arriveranno i confini dell’alleanza russa: «il periodo della scissione del popolo russo sta volgendo al termine», scrive ancora Petr Akopov.
Un articolo di elogio che, in realtà, sembra scritto da Vladimir Putin piuttosto che dal giornalista russo. Questo, infatti, si rivolge all’Europa e all’Unione Europea accusandola di ingratitudine in quanto la loro nascita «è stata possibile solo grazie all’unificazione della Germania, accaduta grazie alla buona volontà russa». Come Putin, Petr colpevolizza di fatto gli allora leader di Mosca definendo questa volontà una mossa «non molto intelligente», ma poi compensa definendo colpevole di «stupidità geopolitica» l’Unione Europea per aver osato allargare i propri confini nelle «terre russe».
Nell’articolo, annunciando il ritorno dell’Ucraina alla Russia, Petr sostiene dunque che «l’Occidente assiste al ritorno della Russia con i suoi confini storici in Europa», definendo ulteriormente gli occidentali come degli «sciocchi in geopolitica» in quanto da oltre 15 anni, dopo il discorso un Vladimir Putin a Monaco, dovevano rendersi conto di una cosa: che «la Russia sta tornando».
Pubblicato anche da Sputnik e poi rimosso, ma non ovunque
Già qualcuno si era reso conto della cancellazione dell’articolo. Infatti, il 27 febbraio 2022 è stato effettuato un salvataggio su Archive per dimostrare l’effettiva scomparsa dal sito di Ria.
Attraverso Google, inserendo nella ricerca il titolo dell’articolo in russo («Наступление России и нового мира») troviamo traccia della sua diffusione, ma soprattutto come primo risultato il link al sito di Ria.
La ricerca Google ci rivela altri aspetti della vicenda. L’articolo è stato rilanciato anche dalla rete dei siti di Sputnik, per poi essere rimosso. Non da tutta la rete però: se nella versione dedicata all’Abcasia risulta cancellato (qui archiviato il 27 febbraio 2022) rimane ancora pubblicato in quella dell’Uzbekistan. La firma è sempre quella di Petr Akapov.
Sul sito di Ria, nell’archivio delle pubblicazioni del giornalista Petr Akopov (salvato oggi qui) risulta come ultimo articolo quello pubblicato il 24 febbraio 2022 che riporta il seguente quesito nel titolo: «L’Occidente ha abbandonato l’Ucraina: cosa c’è dopo?». Una curiosità in più: molti degli articoli risultano pubblicati alle ore 8:00 del mattino, il che ci indica che potrebbero essere stati programmati e diffusi in automatico per quel preciso orario.
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