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Ripartono i negoziati tra Russia e Ucraina: sul tavolo il cessate il fuoco. Gli Usa annunciano nuove sanzioni contro Mosca e Minsk

02 Marzo 2022 - 23:48 Redazione
Le Nazioni Unite votano la risoluzione contro Mosca. A Kiev avvertite altre esplosioni. Intanto la Georgia chiede immediato ingresso nell'Ue

Mentre Joe Biden dipinge Vladimir Putin come un dittatore nel suo discorso sullo Stato dell’Unione, le città ucraine vivono un’altra notte di bombardamenti. Nella serata di oggi, 2 marzo, altre forti esplosioni sono state avvertite a Kiev. A darne notizia è stato il Kyiv Independent. I militari ucraini intanto continuano a fronteggiano quelli russi in molte città: Mariupol è sotto assedio, Zhytomir è stata vittima del lancio di 16 missili cruise, Cherson sarebbe stata presa dall’esercito russo. Intanto la filiale europea della banca russa Sberbank è in fallimento a causa delle sanzioni. E c’è attesa per il voto dell’Onu sull’invasione. Ma è la città di Kharkiv al centro dell’attenzione: sono almeno 21 i morti provocati dall’attacco dei paracadutisti russi arrivati nella mattinata.

Dopo poche ore le bombe hanno ripreso a cadere sulla seconda città dell’Ucraina, uccidendo altre quattro persone e danneggiando molti edifici tra cui municipio e Palazzo del Lavoro. Dopo un botta e risposta di dichiarazioni, le delegazioni russe e ucraine hanno trovato un accordo per sedersi di nuovo al tavolo delle trattative. In serata Kiev e Mosca riprenderanno i negoziati per un possibile cessate il fuoco. Secondo i media locali, l’incontro dovrebbero tenersi nella foresta Belovezhskaya Pushcha, della regione di Brest, in Bielorussia, al confine con la Polonia. Da quanto si apprende, sul tavolo ci sarà anche il cessate il fuoco. La delegazione ucraina arriverà domani mattina.

23.30 – La Banca mondiale sospende i programmi in Russia e Bielorussia

La Banca mondiale ha sospeso tutti i programmi di aiuto in Russia e Bielorussia. La decisione, annunciata oggi 2 marzo con un comunicato, arriva in risposta all’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate di Mosca. Secondo il comunicato, la sospensione dei programmi di aiuto ha affetto immediato.

22.20 – Il sindaco di Cherson: «I russi hanno conquistato la città»

Il sindaco di Cherson, Igor Kolykhaev, ha ammesso che i russi hanno conquistato la città, situata nel Sud dell’Ucraina, vicino alla Crimea. Cherson è la prima grande città a finire sotto il controllo dell’esercito russo. Nella mattina di oggi, il sindaco aveva smentito la notizia della conquista, data dai militari russi. Kolykhaev ha fatto sapere di avere incontrato il comandante dell’esercito russo in città.

21.30 – Missili diretti sul ministero della Difesa di Kiev

I razzi della Russia danneggiano la stazione ferroviaria di Kiev. A quanto si apprende dal Kyiv Independent, il missile aveva preso di mira il Ministero della Difesa: è stato però abbattuto da un sistema di difesa aerea e i suoi resti sono caduti vicino alla stazione principale della capitale.

21.00 – Blinken: «Stiamo documentando possibili crimini di guerra»

Gli Stati Uniti stanno «documentando possibili crimini di guerra» da parte della Russia. A darne notizia è il segretario di stato Usa Antony Blinken. L’annuncio arriva dopo che gli Usa hanno denunciato come l’esercito di Mosca stia usando armi illegali e stia colpendo i civili. «La guerra nucleare non può essere vinta da nessuno e non deve essere combattuta», ha aggiunto.

19.50 – Gli Usa annunciano nuove sanzioni contro Mosca e Minsk

La Casa Bianca ha annunciato nuove sanzioni contro la Russia e la Bielorussia. Le nuove misure, che saranno adottate in coordinamento con gli alleati, colpiscono la difesa russa, l’import di tecnologia per la raffinazione del petrolio da parte di Mosca, l’import di materiale ad alta tecnologia da parte di Minsk e le entità che supportano l’esercito russo e bielorusso. Saranno vietati anche i voli russi nello spazio aereo degli Stati Uniti.

18.55 – Il Cremlino: «Russia seriamente colpita dalle sanzioni»

«L’economia russa sta subendo seri colpi» a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente in seguito all’invasione dell’Ucraina. Ad ammetterlo è stato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, in un commento al discorso sullo Stato dell’Unione del presidente americano Joe Biden. Lo riporta la Cnn. «Ma c’è un certo margine di sicurezza e ci sono dei piani»: l’economia russa «rimarrà in piedi», ha aggiunto.

18.03 – L’Onu adotta la risoluzione di condanna contro Mosca

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina. I voti a favore sono stati 141, 5 i contrari (Russia, Bielorussia, Siria, Corea del Nord e Eritrea) e 35 gli astenuti.

17.40 – La Georgia chiede l’adesione immediata all’Ue

L’Ucraina innesta una reazione a catena: è di poco fa la notizia che la Georgia intenda chiedere domani l’adesione immediata all’Unione europea. Ad annunciarlo è il partito al governo nella repubblica caucasica. Nel 2008 la Russia invase il paese.

17.20 – Biden: «Mosca colpisce volutamente i civili»

Nei momenti che precedono l’inizio del nuovo round di negoziati, Joe Biden ha accusato in una conferenza stampa la Russia di colpire «deliberatamente» obiettivi civili in Ucraina. Anche l’ambasciatrice Usa all’Onu Linda Thomas-Greenfield, intervenendo al Palazzo di Vetro prima del voto sulla risoluzione contro Mosca per l’invasione, ha detto: «La Russia sta muovendo armamenti eccezionalmente letali in Ucraina, comprese bombe a grappolo e termobariche».

16.55 – Le proteste dei preti ortodossi: «Guerra fratricida»

«Piangiamo il calvario a cui nostri fratelli e sorelle in Ucraina sono stati immeritatamente sottoposti». Un gruppo di 236 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa ha fatto appello contro la guerra in Ucraina, definendola «fratricida». I sacerdoti hanno chiesto con una lettera l’immediato cessate il fuoco e la riconciliazione Il Patriarcato di Mosca è storicamente legato a doppio filo con il Cremlino.

16.15 – A Mariupol si temono centinaia di vittime

Il vice sindaco di Mariupol, Sergiy Orlov, ha riferito alla Bbc di temere centinaia di vittime in seguito all’attacco russo. «Non possiamo contare il numero delle vittime (perché i bombardamenti continuano, ndr) ma crediamo che almeno centinaia di persone siano morte. Non possiamo entrare per recuperare i corpi», ha detto. Orlov ha dichiarato anche che un distretto lungo il fiume, normalmente abitato da 130.000 persone, è stato «quasi completamente distrutto». «Stanno cercando di distruggere la città: l’esercito russo qui sta mettendo in campo tutte le sue armi: artiglieria, sistemi di lancio di razzi, anche tattici e aerei». Il sindaco Vadym Boichenko ha detto invece al Guardian: «Le forze di occupazione della Federazione russa hanno fatto di tutto per bloccare l’uscita dei civili dalla città, bloccando mezzo milione di persone».

16.00 – Di Maio: «Fermare lo spargimento di sangue»

Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha scritto un post su Facebook commentando l’aggravarsi dell’emergenza umanitaria in Ucraina. «Gli ultimi dati ufficiali da Kiev parlano di oltre 2mila civili ucraini morti dall’inizio degli attacchi: dobbiamo fermare questo spargimento di sangue», ha scritto. «Gli sforzi di Papa Francesco per la mediazione in Ucraina vanno proprio in questa direzione e aprono un importante spiraglio di speranza per riportare la pace. Noi li stiamo incoraggiando e stiamo lavorando insieme anche per costruire dei corridoi umanitari».

15.30 – La delegazione russa parte per i negoziati

La delegazione russa che prenderà parte ai negoziati con Kiev si sta dirigendo nella località tenuta segreta dove si svolgerà il secondo colloquio con la controparte Ucraina. A darne notizia è l’agenzia statale bielorussa Belta. Il primo round dei negoziati c’era stato il 28 febbraio, al confine tra Polonia e Bielorussia.

15.05 – Zelensky ringrazia la Norvegia per le armi

«Grazie al primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre per il suo primo e importante sostegno all’Ucraina nella lotta contro l’aggressione russa. Continuiamo a lavorare insieme». Il presidente Zelesnky ha scritto così sul suo profilo Twitter dopo che la Norvegia ha annunciato l’invio di armi a Kiev per difendersi contro l’invasione di Mosca. L’annuncio della mossa di Oslo è arrivato nelle scorse ore: il valore degli aiuti è di 226 milioni di dollari, che si uniscono all’invio di ad attrezzature come caschi e giubbotti antiproiettile.

14.50 – Lavrov: «Chiusura Nord stream danno irreparabile per i rapporti tra Mosca e Berlino»

Il ministero degli Esteri Sergei Lavrov torna parlare delle sanzioni dell’occidente contro la Russia: «La decisione della Germania di bloccare il gasdotto Nord stream è inaccettabile». E ha aggiunto: «La scelta di Berlino porterà a danni irreparabili nelle relazioni tra Russia e Germania».

14.25 – Ucraina sotto attacco. Altre bombe su Kharkiv, Mariupol senz’acqua

«I missili russi hanno di nuovo colpito il centro di Kharkiv». A renderlo noto sono i media ucraini e internazionali. Secondo il servizio statale di emergenza dell’Ucraina l’attacco ha provocato 4 morti e 9 feriti, colpendo anche il palazzo del consiglio municipale, il Palazzo del Lavoro e altri edifici. La città di Kharkiv era stata attaccata da un gruppo di paracadutisti russi inviati in mattinata. I bombardamenti avevano distrutto anche l’università nazionale e provocato almeno 21 morti. Intanto il sindaco di Mariupol, sotto assedio da parte delle truppe russe, ha rivelato che la città «è priva di forniture d’acqua» e ha parlato di un «massacro continuo» da parte dei russi. «Hanno fatto di tutto per bloccare le vie d’uscita da parte dei civili, ci stanno bombardando senza sosta da un’ora. Non possiamo nemmeno recuperare i feriti dalle strade, dalle case, dagli appartamenti, perché le bombe non smettono di cadere».

CANALE TELEGRAM NEW UCRAINA/ I bombardamenti russi sui palazzi di Kharkiv
CANALE TELEGRAM NEW UCRAINA/ I bombardamenti russi sui palazzi di Kharkiv
CANALE TELEGRAM NEW UCRAINA/ I bombardamenti russi sui palazzi di Kharkiv
CANALE TELEGRAM NEW UCRAINA/ I bombardamenti russi sui palazzi di Kharkiv

14.15 – Kiev: «I morti civili sono almeno duemila»

Secondo quanto riferito dal servizio statale di emergenza ucraino sono almeno 2mila i civili morti nel Paese nei 7 giorni di guerra. «Sono andate distrutte anche centinaia di strutture, tra cui ospedali, asili e case».

14.04 – Scholz: «Dalla Nato nessun attacco»

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha escluso qualsiasi intenzione belligerante da parte della Nato sul territorio Ucraino. «Interferire militarmente sarebbe un errore», ha detto Scholz durante la conferenza stampa congiunta con il primo ministro israeliano Naftali Bennett, «si è creata una situazione pericolosa, poiché si tratta di una guerra tra il Paese più grande del mondo, la Russia, una superpotenza nucleare e il secondo stato più grande d’Europa», ha affermato il Cancelliere. «A questo proposito, non bisogna sottovalutare il pericolo che minaccia. Pertanto la nostra linea è molto chiara: non interferiremo militarmente, la Nato non lo farà».

14.00 – Mosca: «Rischio di scontro con la Nato»

«Non si possono escludere rischi di scontro con la Nato». A dirlo è il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko, riportato dall’agenzia di stampa ufficiale russa Tass. Dopo le forti dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Lavrov su «una terza guerra mondiale» che sarebbe «nucleare», il viceministro Grushko che sottolinea: «Non possiamo escludere un escalation di incidenti tra Russia e Alleanza Atlantica».

13.50 – Il sindaco di Cherson smentisce Mosca: «La città non è in mano ai russi»

Nella mattinata di oggi il ministero della Difesa russo aveva dato l’annuncio della conquista della città ucraina di Cherson. A distanza di poche ore il sindaco Igor Kolykhayev ha smentito la comunicazione delle autorità russe spiegando che la città è assediata dalle forze nemiche ma che «rimane ancora sotto il controllo ucraino». L’eventuale presa di Cherson sarebbe un punto di conquista importante da parte dei russi che in tal caso prenderebbe il controllo della prima città di grandi dimensioni del territorio ucraino.

13.37 – 7 banche russe escluse da Swift. Colpito l’80% del sistema

Sono sette le banche russe che vengono sospese dal sistema dei pagamenti Swift e l’elenco confermato arriva direttamente dalla Gazzetta Ufficiale dell’Ue. Bank Otkritie, Novicombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VNEsheconombank (VEB) e VTB Bank sono attualmente sotto sanzione dell’Occidente ed escluse a partire da oggi dal sistema finanziario Swift. Le sette banche costituiscono il 25% dell’intero sistema russo. Mentre fonti europee parlando di «un 80% del sistema bancario russo in totale soggetto a qualche genere di sanzione».

13.21 – Hackerato sito dell’agenzia spaziale russa Roscosmos

La guerra informatica alla Russia continua. Il gruppo di hacker “NB65”, affiliato ad Anonymous, ha colpito il centro di controllo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. A scriverlo su Twitter è lo stesso team di hacker Anonymous: «La Russia non ha più il controllo sui propri satelliti spia». Ma l’agenzia spaziale sembra smentire tutto. Dall’account ufficiale Twitter di Roscomos è apparsa una smentita delle notizie diffuse dagli hacker: «Tutti gli attacchi sono stati automaticamente respinti dal sistema di sicurezza. Tutto funziona normalmente e le informazioni sulla perdita del controllo sui satelliti sono false».

13.10 – Annullato “Nobel per la matematica” a San Pietroburgo

Alla luce della situazione in Ucraina, gli organizzatori del Congresso internazionale dei matematici hanno comunicato la decisione di annullare la cerimonia per l’assegnazione della Medaglia Fields, il maggior riconoscimento per la matematica a livello mondiale al pari del premio Nobel. Dopo la pressione delle società matematiche nazionali, compresa l’Unione matematica italiana (Umi) e di oltre 100 dei relatori, la manifestazione che si svolge ogni 4 anni non avrà luogo a San Pietroburgo, la sede prevista per il 2022 ma si svolgerà solamente online. La decisione arriva da una presa di posizione molto deciso da parte della comunità scientifica internazionale nei confronti della crisi Ucraina: nelle ultime ore molte istituzioni di ricerca russe si sono schierate pubblicamente contro le scelte guerrafondaie del presidente Putin.

13.10 – L’Ipotesi di no-fly zone sull’Ucraina

A riportare l’ipotesi che starebbe sul tavolo della Nato in queste ore è il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba: «La Nato sta valutando l’ipotesi di istituire una no-fly zone sull’Ucraina come richiesto dalle autorità di Kiev». Fino a a questo momento gli Stati Uniti e gli alleati occidentali avevano escluso la misura per evitare l’aggravamento dello scontro militare a terra. La dichiarazione di Kuleba apre ora un fronte preoccupante. Kuleba riferisce su Twitter anche di un colloquio avuto con la ministra degli Esteri britannica Liz Truss: «Abbiamo coordinato nuove sanzioni alla Russia per la sua barbara aggressione contro l’Ucraina nonché misure per chiudere eventuali scappatoie e non lasciare alla Russia alcuna possibilità di aggirare le sanzioni attuali e future».

12.56 – Verso lo stop a relazioni diplomatiche tra Mosca e Londra

L’ambasciatore russo nel Regno Unito, Andrey Kelin, non esclude la completa rescissione della relazioni diplomatiche tra Londra e Mosca. A farlo sapere è lo stesso diplomatico sottolineando anche che «non sarà presentata alcuna soluzione per risolvere il problema del finanziamento dell’ambasciata». Per il momento le strutture diplomatiche russe in Gran Bretagna continuano a funzionare.

12.28 – Atleti russi e bielorussi ammessi ai Giochi Paralimpici di Pechino

Il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) ha consentito agli atleti russi e bielorussi di partecipare ai Giochi Paralimpici Invernali di Pechino. A riferirlo è stato l’ufficio stampa della stessa organizzazione. «Atleti russi e bielorussi gareggeranno ai Giochi sotto la bandiera dell’IPC», ha continuato la nota ufficiale. Le Paralimpiadi di Pechino si terranno dal 4 al 13 marzo prossimo. «Il Consiglio è unito nella condanna dei governi di Russia e Bielorussia per aver violato la risoluzione delle Nazioni Unite nella settimana precedente l’apertura dei Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022» ha fatto sapere l’organizzazione nella nota. «Siamo d’accordo sul fatto che la violazione della tregua non poteva rimanere impunita». Poi la spiegazione per aver comunque deciso in favore dell’ammissione ai Giochi anche di russi e bielorussi: «Nel decidere quale azione intraprendere, il Consiglio è stato guidato dai principi fondamentali dell’IPC, che includono un impegno per la neutralità politica, l’imparzialità e una convinzione incrollabile nel potere trasformativo dello sport. Questi sono i componenti chiave della nuova Costituzione IPC che è stata approvata all’Assemblea Generale IPC del 2021 tenutasi poco più di tre mesi fa».

12.00 – Kiev: «Pronti per un secondo round di negoziati»

«Siamo pronti per il secondo round di colloqui con la delegazione russa ma non accetteremo ultimatum da parte di Mosca». Così Kiev prende posizione sui colloqui che poche ore fa Mosca aveva annunciato di voler continuare per la giornata di oggi. Da parte ucraina finora non era arrivata alcuna conferma. Lo stesso ministro degli Esteri russo Lavrov aveva accusato le autorità ucraine di «ritardare i negoziati sotto ordine degli Stati Uniti». Ora la dichiarazione di Kiev riapre ufficialmente il tavolo delle trattative. Per ora il luogo rimane segreto ma l’agenzia Tass ha fatto trapelare la regione di Białowieża, al confine tra Polonia e Bielorussia, il possibile scenario dell’incontro.

11.54 – La Bbc conferma: distrutta università di Kharkiv

La notizia era arrivata intorno alle 7 del mattino italiane e ora la Bbc conferma che i nuovi attacchi russi sulla città ucraina di Kharkiv hanno coinvolto anche l’Università nazionale Karazin. L’emittente britannica parla di bombardamenti cominciati alle 8.10 del 2 marzo, aggressione che ha provocato almeno 4 vittime. Secondo il sindaco della città ucraina gli ultimi attacchi da parte di paracadutisti russi hanno provocato almeno 21 persone e 112 feriti.

11.44 – Onu: «Quasi 836mila profughi in fuga dal conflitto»

L’ondata di profughi in fuga dal territorio ucraino cresce di ora in ora. Le Nazioni Unite riportano un numero pari a 836mila persone che cercano rifugio nei Paesi limitrofi per scappare dai bombardamenti russi. Solo nella giornata di ieri sono stati 16mila i cittadini ucraini che hanno varcato la frontiera romena, per un totale da inizio invasione pari 105.452 profughi.

11.13 – Mariupol sotto assedio

«Le forze separatiste filo-russe della Repubblica popolare di Donetsk hanno circondato Mariupol». Ad annunciarlo è il portavoce della milizia separatista Eduard Basurin. «Mariupol è stata circondata», ha continuato intervistato dal canale televisivo Rossiya 24, «le forze armate continueranno ad avanzare in quest’area per porre fine ai bombardamenti nelle aree residenziali». Nella mattina di oggi alcuni report dell’intelligence britannica aveva fatto sapere di forze russe sempre più vicine alla conquista mentre l’allarme antiaereo aveva cominciato a suonare provocando la fuga degli abitanti nei rifugi.

11.00 – Lavrov: «La terza guerra mondiale sarebbe nucleare»

L’agenzia di stampa ufficiale russa Tass riporta ancora una volta parole di minaccia da parte del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov. Intervistato da Al Jazeera ha detto: «La terza guerra mondiale sarebbe nucleare e devastante». È stato di pochi giorni fa l’annuncio del presidente russo sulla messa in stato d’allerta del deterrente nucleare del Paese. La scelta era stata spiegata dal portavoce del Cremlino come risposta alla politica delle sanzioni da parte dei leader occidentali. Il ministro degli esteri ha anche parlato dei negoziati che il Cremlino ha annunciato poco fa di voler riprendere nella giornata di oggi. «L’Ucraina sta ritardando la ripresa dei colloqui su ordine degli Stati Uniti», ha accusato Lavrov.

10.53 – L’appello di Navalny dal carcere ai russi: «Opponetevi alla guerra»

Nel settimo giorno di conflitti, direttamente dal carcere in cui è rinchiuso, Alexey Navalny, uno dei principali oppositori di Putin, ha diffuso tramite il suo account Twitter un lungo appello alla popolazione russa affinché si opponga alla guerra contro l’Ucraina. «Noi, la Russia, vogliamo essere una nazione di pace. Purtroppo, in pochi lo direbbero di noi, in questo momento. Ma cerchiamo almeno di non diventare una nazione di persone spaventate, e ridotte al silenzio», ha scritto Navalny. «Cerchiamo di non diventare un gruppo di codardi che fingono di non notare la guerra d’aggressione scatenata contro l’Ucraina dal nostro folle zar. Non posso, non voglio, non rimarrò in silenzio a guardare questi eventi». L’attacco dell’oppositore poi si è rivolto direttamente al presidente russo: «Putin non è la Russia. Non possiamo aspettare oltre. Ovunque siate, in Russia, in Bielorussia, all’altro capo del pianeta, andate nella piazza principale della città e organizzate una dimostrazione».

10.46 – Cremlino: «Pronti a continuare i negoziati»

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha fatto sapere che una delegazione russa è pronta a continuare i colloqui di pace con l’Ucraina. La delegazione arriverà nel tardo pomeriggio di oggi in un luogo segreto che il portavoce si è rifiutato di svelare. «La delegazione arriverà nell’ora tarda del pomeriggio e attenderà i negoziatori ucraini», ha continuato Peskov, «saremo pronti stasera a continuare la conversazione cominciata nelle ultime ore». Da parte di Kiev però non ci sono attualmente conferme sulla volontà di rimettersi al tavolo. Nelle ultime ore le notizie diffuse sui colloqui avevano parlato di un rinvio definitivo. Ora il Cremlino riapre per oggi lo scenario di ulteriori negoziati.

10.34 – Svedesi e giapponesi nella legione volontaria

400 cittadini svedesi si sono resi disponibili ad entrare nella legione internazionale di volontari anti-Russia chiesta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A scriverlo è il quotidiano Svenska Dagbladet, che riporta le parole di un coordinatore locale del gruppo. Ieri le autorità di Kiev avevano diffuso le istruzioni e i passi da seguire per gli stranieri che vogliono arruolarsi in questo reparto. Il primo passo è la presentazione della richiesta – di persona, per telefono o per mail – alla rappresentanza diplomatica ucraina nel loro paese. Anche settanta volontari giapponesi, tra cui 50 ex membri delle forze di autodifesa del paese, hanno richiesto di andare a combattere con le forze ucraine.

10.08 – Ue: protezione temporanea per gli ucraini

La Commissione europea chiede di attivare la direttiva per la protezione temporanea per dare assistenza immediata alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. «Dall’invasione militare russa dell’Ucraina, oltre 650 mila persone sono fuggite nei vicini Stati membri dell’Ue», sostiene Bruxelles. L’esecutivo comunitario presenta anche linee guida per una migliore gestione degli arrivi alle frontiere con l’Ucraina e raccomanda l’istituzione di «corsie speciali di sostegno di emergenza per incanalare gli aiuti umanitari».

9.43 – Il Wsj: Putin martella i civili per fiaccare la resistenza

C’è un mutamento tattico che inasprisce l’attacco russo contro l’Ucraina, secondo il Wall Street Journal: «La Russia martella obiettivi civili», titola in apertura il quotidiano finanziario ed evidenzia che la seconda città del Paese, Kharkiv, è sotto una gragnuola di razzi mentre la capitale Kiev si prepara a fronteggiare l’offensiva. Lo scopo dei russi, secondo il quotidiano, è «demoralizzare la resistenza Ucraina e riaccendere la lenta avanzata militare» degli invasori. In questa nuova fase di bombardamenti «sanguinosi e indiscriminati», racconta il Wsj, la vita della popolazione civile è diventata un incubo, e le giornate passano tra la ricerca del cibo che manca e gli ultimi addii di famiglie costrette a separarsi, con gli uomini che restano a combattere e le donne che si uniscono alla marea dei profughi in fuga verso la Polonia.

9.30 – I colloqui in bilico

Secondo una fonte interpellata dall’agenzia di stampa Interfax è improbabile che un secondo round di colloqui tra una delegazione russa e una ucraina si svolga oggi: «Molto probabilmente, ciò accadrà alla fine della settimana. Uno scenario più realistico è una data più vicina a venerdì se la parte ucraina darà una risposta affermativa oggi o domani», ha affermato la fonte sentita da Interfax. La Tass afferma da parte sua che i colloqui «non sono stati cancellati ma rinviati».

8.48 – Uk: i bombardamenti russi peggioreranno

I bombardamenti russi probabilmente peggioreranno e al presidente Vladimir Putin “non interessa” delle sanzioni occidentali. Lo ha detto il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, intervistato da Sky News. Secondo il ministro, l’invasione russa «è considerevolmente in ritardo» e le forze di Mosca stanno subendo perdite (il presidente ucraino Zelensky ha parlato di oltre 6 mila militari russi morti. «Quello che abbiamo visto è che le tattiche dei russi non erano corrette», ha sottolinea Wallace, «erano piuttosto fiduciosi che avrebbero preso molte di città nel giro di poche ore, non di giorni».

8.15 – I russi: abbiamo preso Cherson

Le Forze armate russe hanno preso il pieno controllo della città di Cherson, nel Sud dell’Ucraina. Lo ha annunciato il ministero della Difesa di Mosca, come riporta l’agenzia Ria Novosti.

8.00 – Kharkiv: colpita l’università

Secondo i media locali, a Kharkiv è stato colpito da un attacco missilistico l’edificio sede del dipartimento degli Interni regionale, che risulta quasi completamente distrutto. In fiamme, secondo video diffusi da Ukraina24 e Unian, anche l’edificio della facoltà di sociologia dell’Università nazionale Karazin, che si trova di fronte al dipartimento. Nella cittadina almeno 21 persone sono state uccise e 112 ferite. Lo ha riferito il governatore regionale, Oleg Synegubov, come riporta Reuters. Le autorità locali hanno detto che i missili russi hanno colpito il centro di quella che è la seconda maggiore città dell’Ucraina, prendendo di mira aree residenziali e l’edificio dell’amministrazione regionale.

Un altro edificio colpito è quello del dipartimento di polizia. In questo video si vede che è in fiamme.

7.17 – Onu: 136 civili uccisi, 13 bambini

Secondo l’Onu sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.

6.30 – Il decreto di Putin

Il presidente della Russia Vladimir Putin ha firmato un decreto che vieta di portare più di 10.000 dollari di valuta estera in contanti e strumenti monetari al di fuori della Russia. La mossa arriva in risposta alle sanzioni che le nazioni occidentali hanno imposto alla Russia per la sua invasione dell’Ucraina e che potrebbero portare il paese alla bancarotta. Altre misure ordinate da Putin questa settimana includono l’obbligo per gli esportatori russi di vendere l’80% delle loro entrate in valuta estera, il divieto per i residenti russi di fornire ai non residenti valuta estera nell’ambito di accordi di prestito e di depositare valuta estera in conti bancari esteri.

6.20 – Colloqui Russia-Ucraina in Bielorussia

Una seconda parte dei colloqui tra Ucraina e Mosca, prevista per oggi, dovrebbe tenersi in Bielorussia: lo scrive l’agenzia di stampa russa Tass. Dopo il primo incontro avvenuto lunedì sul confine tra Ucraina e Bielorussia, questo dovrebbe aver luogo nell’area occidentale di Bialowieza Forest del Paese: «Tuttavia non c’è ancora certezza sull’evento”, aggiunge la Tass. Ieri i media russi avevano riferito che si sarebbe tenuto al confine tra Ucraina e Polonia.

5.10 L’esercito russo ha preso Cherson

L’esercito russo avrebbe preso il centro di Cherson: lo mostrano gli screenshot pubblicati sui social media e un video riportato dalla CNN. Le immagini sono state geolocalizzate e la loro autenticità è stata verificata dall’emittente televisiva. Il video mostra veicoli militari russi in una rotonda nel nord di Cherson mentre dagli screenshot della webcam se ne scorgono altri parcheggiati sulla piazza Svobody nel centro di Cherson, e circolerebbero apparentemente senza ostacoli. L’edificio dell’amministrazione regionale di Cherson si trova sulla piazza Svobody.

4.35 – Paracadutisti russi atterrano a Kharkiv

Una milizia di paracadutisti russi è atterrata a Kharkiv. I paracadutisti hanno attaccato uno dei centri medici militari della città. Lo riferisce l’agenzia di stampa Unian e viene riportato anche da Cnn. Le truppe starebbero attaccando un ospedale, secondo fonti ucraine. La città vicina al confine con la Russia e con 1,4 milioni di abitanti è stata bombardata pesantemente durante la notte. Un bombardiere strategico russo ha sparato 16 missili guidati verso una zona residenziale e si scava ancora nelle macerie. Anche la città di Zhytomyr è stata colpita. Tre edifici civili sono stati distrutti, ci sarebbero almeno due vittime.

2.30 – Mariupol circondata dai russi

La città di Mariupol è circondata dalle truppe russe. Lo dicono alcuni report dell’intelligence britannica, mentre due ore fa è suonato l’allarme antiaereo e gli abitanti si sono precipitati nei rifugi. In città l’elettricità è stata tagliata.

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