Le carte segrete dell’esercito russo nelle mani di Kiev: «Putin ha deciso l’invasione il 18 gennaio: pensava di vincere in 15 giorni»
Mappe segrete, piani di azione, compiti di combattimento, elenchi di militari russi e strategie per nascondersi. Questo il bottino di informazioni trovato dalle forze armate ucraine nel corso di un’operazione di guerra. «Grazie al successo delle azioni di una delle unità delle Forze armate dell’Ucraina – si legge in un post del corpo di combattimento ufficiale – gli occupanti russi perdono non solo equipaggiamento e vite umane. In preda al panico, lasciano sul campo anche documenti segreti». Sulla base di queste informazioni di cui i servizi di sicurezza ucraina sono entrati in possesso, si evince che il presidente russo Vladimir Putin ha approvato i documenti di pianificazione della guerra contro l’Ucraina lo scorso 18 gennaio, molto tempo prima che cominciasse l’offensiva e l’invasione. Stando a queste carte ritrovate, nei piani di Putin c’era l’intenzione di conquistare il Paese nel giro di 15 giorni, ovvero tra il 20 febbraio e il 6 marzo. «Diremo una cosa agli occupanti russi – è la conclusione del post delle forze armate ucraine -: seminate in giro le vostre attrezzature e i documenti segreti, ci serviranno prima per i nostri difensori, e poi per l’Aia», vale a dire la Corte penale che giudica sui crimini internazionali contro l’umanità e crimini di guerra.
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