Ucraina, l’assalto al centro commerciale di Mariupol: la gente disperata ruba provviste e beni primari – Il video
Quelle che arrivano da Port City, il più grande centro commerciale della città ucraina di Mariupol, sono le scene di un saccheggio disperato. La popolazione invasa dalle forze russe e sotto le bombe da giorni è rimasta da ore senza acqua, elettricità né provviste. La notizia del completo assedio di Mariupol è arrivata nelle ore della notte tra il 4 e il 5 marzo dal sindaco della città Vadim Boitchenko: «Un assedio impietoso», ha detto invocando immediatamente la creazione di corridoi umanitari. In risposta alle richieste è arrivato l’annuncio del ministero della Difesa russo: «Oggi 5 marzo si dichiara una tregua a partire dalle 10 del mattino, ore di Mosca, e l’apertura di corridoi umanitari per l’uscita dei civili da Mariupol e Volnovakha». La morsa russa ha raggiunto il porto strategico di Mariupol dove a partire dalle 9 italiane è cominciata la prima evacuazione di civili. Dopo l’annuncio di Mosca, a confermare la tregua è stato lo stesso sindaco sul posto: l’evacuazione continuerà fino alle 14 (15 in Italia), poi gli scontri riprenderanno.
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