Il generale Tricarico: «La guerra in Ucraina? Con le armi dell’Occidente l’esercito andrà al contrattacco»
Il generale Leonardo Tricarico, ex capo di stato maggiore dell’Aeronautica italiana, dice oggi in un’intervista rilasciata a Il Messaggero che con le nuove armi arrivate dall’Occidente l’esercito ucraino passerà al contrattacco. Cambiando le modalità di combattimento e i destini della guerra. «Credo che la dinamica per la parte ucraina sia utilizzare al meglio la guerriglia urbana», esordisce il generale, «non accettando un conflitto aperto in cui verrebbe massacrato». E proprio in questa ottica «le armi potrebbero dare un contributo determinante. Parliamo di strumenti abbastanza semplici da usare, non dico per un cittadino comune ma sicuramente per un soldato». Per Tricarico le città sotto assedio sono la spia di una tattica “conservativa” della Russia, che ha tentato di prendere l’Ucraina senza raderla al suolo. «Per questo Putin ha usato poco droni e aviazione», dice il generale. Ma nell’approvvigionamento dell’esercito russo «c’è un problema di risorse, pensate per una guerra di pochi giorni». Gli ucraini potrebbero quindi approfittare di queste difficoltà, «ma servono le armi. Ho sentito alcuni pacifisti dire che non bisognerebbe inviarle alla resistenza. Questo significa vietare a un paese il suo legittimo diritto alla difesa. Ma non mandare le armi significa negare la possibilità di difendersi al popolo». L’ultimo pronostico è su quanto durerà la guerra: «C’è chi dice due settimane, chi dice vent’anni. Potrebbe però durare all’infinito, come in Afghanistan. Oggi nessuno può dirlo».
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