Mercati ancora sotto stress per l’Ucraina, nuovo record sul prezzo europeo del gas. Piazza Affari contiene il calo, Francoforte la peggiore d’Europa
Chiude in calo dell’1,36% la Borsa di Milano, dopo lo scivolone in partenze del 6% e una giornata caratterizzata da un andamento in altalena delle contrattazioni. Non si ferma il trend in calo per Piazza Affari, dopo il tonfo dello scorso venerdì e nonostante il recupero nel corso della giornata con rialzi anche di un punto percentuale. Altri segnali critici, effetto dell’inasprirsi del conflitto in Ucraina, arrivano anche dall’indice europeo del gas, con i future proprio sul gas di Amsterdam, riferimento per il prezzo europeo, ha toccato un nuovo record. Il prezzo del metano è salito del 18% solo oggi, chiudendo per la prima volta la seduta sopra quota 200 euro al megawattora, cioè a 227,2 euro. In avvio, l’indice sul gas aveva toccato anche rialzi fino al 79%. Chiudono negativi anche gli altri listini europei, con il peggior risultato registrato a Francoforte con un calo dell’1,98%. Il mercato tedesco, scrive Bloomberg, soffre in particolare per l’importante presenza di titoli industriali e automobilistici particolarmente energivori, che quindi più altri settori risentono delle variazioni dei prezzi di gas e petrolio. Anche Parigi chiude in passivo con -1,31%, poco meglio Londra che termina la seduta con il -0,40%. A Parigi nuovo record per il prezzo del grano che tocca i 430 euro la tonnellata.
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