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«Per Salvini nessun rispetto», il sindaco polacco spiega la sua contestazione al leader della Lega: «Ci sono volte in cui devi dire la verità in faccia»

Salvini contestato in Polonia
Salvini contestato in Polonia
Il sindaco di Przemy, al confine con l'Ucraina, spiega come da due settimane è stato letteralmente travolto dal "danno" che è stato «finanziato da Putin e dalla sua gente»

«Ci sono situazioni in cui devi dire la verità dritta in faccia», scrive il sindaco di Przemy Wojciech Bakun, dopo aver contestato Matteo Salvini appena arrivato nel suo comune. Al leader della Lega il sindaco polacco ha portato una t-shirt con l’immagine di Vladimir Putin, la stessa che Salvini indossava nel 2015 nella piazza Rossa in occasione della sua visita a Mosca, quando incontrò lo stesso presidente russo. Bakun dopo alcune ore dalla vicenda ha voluto ulteriormente chiarire le sue ragioni con un post su Facebook: «Quando ho saputo che il senatore Matteo Salvini, in visita in Polonia, vuole venire a Przemy, mi è sembrata una buona occasione quella di ricordargli il suo sostegno alle azioni di Putin in Ucraina! Nel 2017, Matteo Salvini si fotografava con la stessa identica maglietta sullo sfondo del Cremlino, indicando Putin come suo amico e sostenendo l’annessione della Crimea».

Nel contestare Salvini, Bakun lo ha provocatoriamente invitato a: «visitare un centro umanitario o di venire al confine con me. Volevo che vedesse con i suoi occhi cosa ha provocato il suo amico, e anche lui, come sostenitore di Putin. Da due settimane, ogni giorno, io e centinaia di agenti, centinaia di volontari, vediamo questo enorme danno finanziato da Putin e dalla sua gente». E quindi il sindaco chiude netto, tutto in stampatello: «Nessun rispetto signor Salvini», seguito da un cuore.

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