Abrignani (Cts): «Covid, vi spiego perché i positivi tornano ad aumentare»
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Il membro del Comitato Tecnico Scientifico Sergio Abrignani dice che la risalita della curva dei positivi al Coronavirus non detta particolare preoccupazione. Ma avverte anche che il virus continua a circolare perché ci sono pochi immunizzati tra i bambini. «Secondo alcuni osservatori l’aumento delle infezioni è legato all’abbassamento delle temperature degli ultimi giorni, spiegazione che non mi convince. Sono più propenso a individuare la causa nella bassa percentuale di vaccinati tra i bambini di 5-11 anni (il 32,48% con due dosi, il 37,26 con almeno una, ndr). È probabile che possano costituire un serbatoio per il virus che così continua a circolare e a seminare casi». Per l’immunologo della Statale di Milano «la pandemia continua a essere una minaccia e non bisogna dimenticare che quello di indossare la mascherina è un semplice gesto di protezione da non dimenticare anche se il nostro cuore è in Ucraina».
Mentre l’incremento dei positivi non pare dovuto alle tre varianti di Omicron: «Non credo. I due ceppi, dei quali non conosciamo esattamente la diffusione in Italia, sono molto simili a Omicron 1 sul piano della trasmissione e della capacità di eludere le difese del sistema immunitario armato dal vaccino. Nei soggetti che hanno ricevuto tre dosi il rischio di sviluppare una forma di infezione lieve è del 40%, il 90% è protetto dalle forme gravi». Per ora però la situazione non è preoccupante: «È un fatto positivo che le terapie intensive e i reparti non si siano riempiti. Cosa succederà negli ospedali italiani lo vedremo tra 15 giorni: sapremo se all’aumento di infezioni corrisponde una maggiore pressione sulle strutture sanitarie. Comunque lo si legga, il messaggio è chiaro: la pandemia non è finita, il virus continua a circolare».
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