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Zelensky contro Mosca: «Attaccate il corridoio umanitario a Mariupol. Noi con le armi chimiche? Sono un padre» – Il video

Per il presidente ucraino quello contro la Russia è ormai lo scontro con un «Paese terrorista»

Volodymyr Zelensky ha respinto le accuse partite dalla Russia su possibili armi chimiche prodotte dall’Ucraina. In un nuovo video diffuso la sera del 10 marzo, il presidente ucraino ha detto: «Sono il presidente di un Paese con una dignità e di un popolo con una dignità. E padre di due bambini. Sulla mia terra non sono state sviluppate armi chimiche o altre armi di distruzione di massa. Il mondo intero lo sa. E se la Russia fa qualcosa del genere contro di noi, riceverà le sanzioni più dure». Nel video poi Zelensky rilancia le accuse contro l’esercito russo, stavolta colpevole di aver attaccato i convogli di civili che scappavano lungo un corridoio umanitario stabilito a Mariupol, città già sferzata da un pesantissimo assedio, e Volnovakha. In due giorni, ha spiegato Zelensky, sono state evacuate almeno 100 mila persone nelle zone dove si stanno consumando i combattimenti. «Il mondo deve sapere – ha aggiunto il presidente ucraino – Noi tutti stiamo affrontando uno stato terrorista. Qualunque cosa succeda, cercheremo tutti gli aiuti umanitari di cui la gente di Mariupol ha bisogno».

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