L’Onu accusa: «Report credibili sulle bombe a grappolo russe». Mosca al contrattacco: «Kiev ha armi chimiche: abbiamo le prove»
L’Onu ha definito credibili i report sull’utilizzo da parte della Russia di bombe a grappolo nella guerra in Ucraina. Secondo quanto riferito dal Guardian, l’Ufficio dell’Alto Commissario per i diritti umani ha ricevuto rapporti su attacchi indiscriminati con bombe a grappolo, vietati dal diritto umanitario internazionale. A stretto giro, parlando alla riunione del Consiglio di sicurezza, l’ambasciatore russo all’Onu ha detto che le forze di Mosca hanno trovato prove della presenza di armi chimiche in Ucraina, accuse già respinte in passato da Volodymyr Zelensky. L’ambasciatore russo Vasily Nebenzya ha parlato di una rete di «almeno 30» laboratori in cui verrebbero svolte ricerche su diverse «malattie letali». L’inviato di Mosca, pur non fornendo alcuna prova a sostegno delle proprie affermazioni, ha detto che nei laboratori vengono condotti «esperimenti biologici molto pericolosi» in coordinamento con gli Stati Uniti.
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