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Ucraina, nuovi colloqui tra Kiev e Mosca. Zelensky: «Segnali di dialogo»

12 Marzo 2022 - 21:15 Redazione
Si intensificano i bombardamenti sulla capitale ucraina, le forze russe si avvicinano. Kiev accusa Mosca: «Colpito un ospedale oncologico»

Nella notte una serie di bombardamenti ha scosso scosso i sobborghi di Kiev. Le autorità ucraine accusano la Russia di aver compiuto un raid su un ospedale oncologico e di aver colpito anche alcuni edifici residenziali a Mykolaiv, seppur senza provocare vittime nella struttura sanitaria. Immagini satellitari mostrano le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante. Intanto Zelensky rifiuta l’invito di Israele ad arrendersi. E nella notte pubblica un appello alle madri russe: «Non mandate i vostri figli in guerra». Sul fronte diplomatico, Emmanuel Macron e Olaf Scholz hanno avuto un colloquio con Vladimir Putin, e hanno invocato un cessate il fuoco immediato.

21.10 – Il sindaco di Varsavia: «Con i rifugiati siamo al limite»

Il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski ha detto al Telegraph che la capacità della città di accogliere i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina è «terminata». La Polonia, paese confinante, è il Paese che finora ne ha accolti di più: oltre 1,5 milioni.

20.35 – Fonti esercito russo: «La situazione umanitaria è catastrofica in alcune città ucraine»

La situazione umanitaria in Ucraina si sta deteriorando rapidamente e sarebbe diventata «catastrofica» in diverse città, secondo quanto affermato sabato 12 marzo da alcuni membri dell’esercito russo. «Purtroppo, la situazione umanitaria in Ucraina continua a deteriorarsi rapidamente e in alcune città ha raggiunto proporzioni catastrofiche», ha affermato il capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, Mikhail Mizintsev, in una dichiarazione diffusa dalle agenzie di stampa russe.

19.20 – Kuleba cauto: «Da Mosca ancora richieste inaccettabili»

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba si mostra scettico sulla possibilità di negoziare un accordo con la Russia, contraddicendo quanto detto da Zelensky in una conferenza stampa del pomeriggio. «C’è poco spazio per la diplomazia nella testa di Vladimir Putin», ha affermato durante un forum organizzato a Washington. «Bisogna essere consapevoli dei tentativi di manipolazione portati avanti dalla Russia, che continua ad avanzare richieste per noi inaccettabili». «Noi – ha ribadito Kuleba – non scenderemo a compromessi».

18.50 – Di Maio: «Segnali dai negoziati Mosca-Kiev»

Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha scritto su Facebook un post sulla situazione in Ucraina e la crisi energetica: «Arrivano piccoli segnali dai negoziati tra Russia e Ucraina: questo ci spinge a portare avanti una soluzione diplomatica che ci possa condurre alla pace».

17.45 – Rosatom: «Le centrali di Chernobyl e Zaporizhzhia restano sotto il controllo ucraino»

Le centrali nucleari di Zaporozhye e Chernobyl continuano a rimanere sotto il controllo del personale ucraino, a cui gli esperti russi forniscono assistenza. Questa la posizione della società statale russa Rosatom, citata dalla Tass.

17.15 – Zelensky: «La Russia ha cambiato atteggiamento: ci sono segnali di dialogo»

Zelensky ha parlato in una conferenza stampa a Kiev, dicendo che negli ultimi negoziati è emerso «un approccio fondamentalmente diverso» da parte di Mosca, che prima non faceva altro che «porre ultimatum», mentre ora «si è cominciato a parlare». Il presidente ucraino ha detto di essere «contento di avere un segnale dalla Russia», in riferimento ai «progressi» evocati ieri da Putin rispetto ai colloqui ormai quotidiani.

16.45 – In corso colloqui tra Kiev e Mosca

Sono in corso nuovi colloqui tra Russia e Ucraina in videoconferenza. A riferirlo è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

16.35 – Parigi: «Putin non vuole fermarsi»

Vladimir Putin «non ha dato alcun segnale della volontà di sospendere la guerra»: a dirlo sono fonti dell’Eliseo dopo la telefonata di oggi tra Emmanuel Macron, Olaf Scholz e il presidente russo. «Noi ne traiamo una conclusione: Putin deve prendere atto di sanzioni ancora più pesanti».

16.00 – Zelensky: «1.300 ucraini morti in battaglia»

Volodymyr Zelensky ha detto che 1.300 militari ucraini sono stati uccisi in battaglia finora: è la prima volta che il presidente ucraino parla delle perdite tra le truppe di Kiev dall’inizio dell’invasione. «I nostri diplomatici stanno lavorando e hanno parlato di alcuni punti di un possibile accordo tra noi e la Federazione Russa. Voglio che questo si concretizzi, il processo di pace deve iniziare con il cessate il fuoco», ha detto Zelensky in conferenza stampa.

15.30 – Borrell: «2,5 milioni di ucraini fuggiti in Ue»

Il Rappresentante Ue per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, e l’Alto Commissario per i Diritti Umani, Filippo Grandi, si sono incontrati oggi in Turchia per parlare della situazione umanitaria in Ucraina. «Servono urgentemente corridoi umanitari. Le persone in Ucraina non hanno accesso al cibo, all’acqua, al riscaldamento, con temperatura gelide, a causa della pioggia di bombardamenti russi. Le persone fuggite in Ue sono 2,5 milioni», scrive Borrell in un tweet.

15.15 – La Moschea di Mariupol’ smentisce: «Non siamo stati colpiti»

Il presidente dell’Associazione che gestisce la moschea di Solimano a Mariupol ha affermato che l’area è sotto tiro, ma ha smentito che l’edificio religioso sia stato colpito, come invece affermato in mattinata dal governo ucraino. «Una bomba è caduta a una distanza di 700 metri dalla moschea», ha dichiarato.

15.00 – Macron e Scholz chiedono la tregua immediata

Nel corso della telefonata con Vladimir Putin, il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron hanno chiesto al presidente russo una tregua immediata in Ucraina. I due leader hanno anche invocato «l’inizio di una soluzione diplomatica del conflitto». «Su altri contenuti del colloquio – si legge in un comunicato – è stato concordato il silenzio». Putin da parte sua ha accusato le forze di Kiev di «violazioni» del diritto internazionale umanitario e chiesto ai leader di Francia e Germania di «esercitare la loro influenza» sulle autorità locali perché vi pongano fine.

14.13 – Franco: «Evitiamo che la guerra in Ucraina comprometta la ripresa dopo il Covid»

Il ministro dell’Economia Daniele Franco durante il giuramento degli allievi della Guardia di Finanza a Bergamo ha spiegato che tra gli obbiettivi in questo momento c’è anche quello di evitare che la guerra in Ucraina comprometta la ripresa dopo il Covid: «Nell’attuale fase, dobbiamo evitare che si comprometta la ripresa economica registrata dall’Italia dopo la grave crisi dovuta alla pandemia. Come sapete, oltre a moltissime vittime, la pandemia ha causato al nostro Paese uno shock economico di proporzioni ingenti. La caduta del Pil nel 2020 è stata del 9 per cento, la più grande dal Dopoguerra. Nel 2021 la ripresa economica è stata intensa: il Pil è cresciuto del 6,6 per cento. Sono risultati migliori delle attese, tuttavia resta significativamente sotto quello del 2008».

13.38 – Zelensky: «L’esercito russo sta soffrendo le perdite peggiori da decenni»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso un nuovo video messaggio alla nazione in cui ha spiegato che l’esercito russo sta subendo le sue perdite più grandi da diversi anni. Secondo Zelensky al momento sarebbero almeno 31 i gruppi tattici dei battaglioni russi resi incapaci di combattere: «Le truppe russe stanno soffrendo le loro più grandi perdite. Possiamo anche parlare ora del più grande colpo alle truppe russe in decine di anni». Zelensky ha chiesto anche la liberazione di Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol rapito nella giornata di ieri nella città occupata dai russi.

13.11 – Premie League: Abramovich squalificato dalla presidenza del Chelsea

Prima il passaggio a una fondazione interna alla squadra, poi l’annuncio della vendita e ora la squalifica ufficiale. A seguito delle sanzioni imposte dal Regno Unito agli oligarchi russi, Roman Abramovich è stato squalificato dalla presidenza del Chelsea. Il messaggio è arrivato dai profili ufficiali della Premier League.

12.43 – La centrale nucleare di Zaporizhzhia non è più dell’Ucraina

Zaporizhzhya
ANSA/Energo Atom | La centrale nucleare di Zaporizhzhia

Secondo il Kyiv Independent le truppe russe che hanno occupato la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno detto allo staff che la centrale da questo momento opererà sotto le direttive di Mosca e del Rosatom, la società russa che si occupa della gestione degli impianti nucleari nel Paese. Secondo le prime informazioni, Mosca avrebbe già inviato una squadra di 11 ingegneri.

12.42 – La Bielorussia muove le sue truppe

Cinque battaglioni tattici della Bielorussia si stanno muovendo verso il confine ucraino. Secondo le dichiarazioni del capo di Stato maggior Viktor Gulevich si tratta solo di un’operazione per dare il cambio ai soldati presenti sul confine ucraino: «Voglio sottolineare che il trasferimento di truppe non è in alcun modo collegato a qualunque preparazione, e specialmente non con la partecipazione dei soldati bielorussi nell’operazione militare speciale in territorio ucraino».

12.30 – I russi occupano la periferia est di Mariupol

Mariupol è una delle città più importanti dell’Ucraina: centro purtuale sul mare di Azov, la città ha 480 mila abitanti. Qui negli ultimi giorni si sono concentrati diversi attacchi da parte dell’esercito russo e ora le truppe di Mosca sono riuscite ad occupare le zone periferiche, a riferirlo è il ministero della Difesa ucraino.

12.17 – Gli attacchi russi continuano nonostante le evacuazioni

Dalle informazioni riportate su diversi media sul campo, l’esercito russo avrebbe continuato ad attaccare anche nelle aree in cui erano state decise le evacuazioni dei civili. Il governato del Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato: «Il cargo umanitario si sta muovendo verso Mariupol, vi informeremo su come procede… la situazione è complicata, ci sono bombardamenti costanti».

12.14 – Telefonata tra Macron, Putin e Scholz

EPA/OLIVIER HOSLET / POOL | Emmanuel Macron

Secondo fonti dell’Eliseo, poco dopo le 12 (ora italiana) il presidente francese Emmanuel Macron ha avviato una conversazione telefonica con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin. Al centro del tema la telefonata in Ucraina.

11.39 – Il ministro Franco: «Congelati 700 milioni di beni russi»

Durante la cerimonia del giuramento degli allievi della Guardia di Finanza a Bergamo, il ministro dell’Economia Daniele Franco si è complimentato con il lavoro svolto dalle Fiamme Gialle negli ultimi giorni sui beni degli oligarchi russi: «La cerimonia odierna cade in un frangente molto delicato. Complimenti alla Guardia di Finanza per avere congelato oltre 700 milioni di euro di beni russi».

11.05 – Mosca: «L’Occidente ha dichiarato una guerra economica alla Russia»

«La Russia annuncerà presto sanzioni contro i Paesi occidentali, compresi gli Stati Uniti». A dirlo alla Tass è il viceministro degli Esteri russo Serghei Ryabkov. «La lista è pronta – ha aggiunto – e verrà pubblicata presto». L’Occidente ha «francamente dichiarato una guerra economica alla Russia». Il viceministro ha dichiarato: «L’Occidente ha dichiarato una guerra economica alla Russia». A riportarlo è l’agenzia di stampa russa Interfax. Sempre Ryabkov ha spiegato che «le proposte della Russia agli Usa e alla Nato sulle garanzie di sicurezza non sono più in vigore, perché la situazione è cambiata».

Il viceministro ha lanciato anche un avvertimento a Washington, spiegando che i convogli con le armi potrebbero essere «un legittimo bersaglio» per l’esercito russo, aggiungendo che «il trasferimento avventato di sistemi anti aereo e anti carro porterà a gravi conseguenze». Nelle sue dichiarazioni Ryabkov ha lanciato un messaggio anche sulla possibile adesione di Finlandia e Svezia alla Nato: «È ovvio che la loro adesione all’Alleanza, che è in primo luogo un’organizzazione militare, comporterebbe conseguenze politiche e militari che richiederebbero la necessità di rivedere le relazioni con questi Paesi e adottare misure di ritorsione».

10.38 – Distrutto l’aeroporto militare di Vasylkiv

Il Kyiv Independent ha confermato la distruzione dell’aeroporto militare di Vasylkiv, vicino a Kiev. Tra i danni di questa notte, anche un deposito di munizioni. A confermare la distruzione anche il sindaco Nataliia Balasynovych.

10.04 – Ucraina: la moschea di Mariupol bombardata

Le autorità ucraine affermano che la moschea di Mariupol è stata bombardata dai russi. A riportarlo è l’agenzia di stampa Afp. La moschea di Mariupol è di epoca ottomana e prende il nome dal sultano Solimano il Magnifico e da sua moglie Roxolana. Secondo il ministero degli Esteri nella moschea si erano rifugiati molti cittadini turchi. Il ministero non ha specificato quando sia avvenuto il bombardamento ma alcuni utenti turchi di Twitter hanno iniziato a diffondere informazioni sul fatto già ieri sera. 

9.25 – I militari ucraini: Russia in difficoltà con i rifornimenti

I militari ucraini sostengono che le forze russe abbiano un grande problema con la riserva, un fatto che avrebbe portato a perdere capacità di combattimento. In alcune occasioni gli aggressori vengono fatti prigionieri in gruppo, si sostiene in un rapporto diffuso alle prime ore di oggi. «Il nemico sta incontrando un grande problema – afferma l’esercito ucraino in un comunicato – stanno frenando un’offensiva massiccia. Le Forze della difesa ucraina – secondo lo Stato Maggiore delle Forze Armate – frenano l’operazione offensiva delle Forze armate russe su tutte le direttrici».

8.57 – Due depositi di petrolio in fiamme a Kiev

La notizia è stata riportata dal media ucraino Kyiv Independent. Secondo la testata giornalistica, a seguito dei bombardamenti russi avrebbero preso fuoco due depositi di prodotti petroliferi. Un magazzino sarebbe stato colpito nella città di Vasylkiv, a 36 chilometri a Sud della capitale, e un altro nel villaggio di Kryachky.

8.40 – Cinque morti a Kharkhiv, due bambini

I cadaveri di cinque persone, tra cui due bambini, sono stati recuperati dai soccorritori dei Servizi di emergenza tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio ucraino di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv in seguito ai bombardamenti russi sulla città. Lo riferisce il Guardian. Gli operatori hanno sottoposto a controlli 40 siti nell’area per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi.

8.35 – Corridoio umanitario a Sumy

EPA/DAREK DELMANOWICZ POLAND OUT | Rifugiati ucraini arrivano in Polonia

Un corridoio umanitario è stato concordato per oggi per la città di Sumy, nel nord est del Paese. Lo riferisce il capo dell’Amministrazione regionale militare cittadina Dmitry Zhyvytsky in un post su Telegram, secondo quanto riporta la Bbc. Secondo Zhyvytsky, le operazioni di evacuazione sono programmate dalle 9 ora locale (le 8 in Italia) con veicoli in partenza da 6 aree nella regione. Tutti i convogli sono diretti alla città di Poltova, nel centro del Paese, e dovrebbero arrivare tra le 13-14 ora locale (le 12-13 in Italia).

8.01 – Chernobyl, ripristinata l’elettricità

L’autorità ucraina per l’energia nucleare ha riferito all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) che i tecnici hanno iniziato la riparazione delle linee elettriche danneggiate della centrale di Chernobyl. Lo riferisce una nota dell’Aiea. L’alimentazione di energia fuori sito continua a non funzionare ed e’ stato consegnato nuovo carburante per i generatori diesel, spiega la nota. La rotazione del personale non e’ ancora avvenuta.

7.44 – La colonna russa dispersa

kiev circondata russi

Continuano i combattimenti a Nord Ovest di Kiev, mentre il grosso delle forze di terra russe si trova a circa 25 chilometri dal centro della capitale ucraina. Lo dice l’ultimo aggiornamento dell’intelligence britannica sul conflitto in Ucraina. «Elementi della grande colonna russa a Nord di Kiev si sono dispersi», si legge nell’aggiornamento, «questo è un probabile tentativo russo di circondare la città. Potrebbe anche essere un tentativo russo di ridurre la sua vulnerabilità ai contrattacchi ucraini, che hanno fatto pagare uno scotto significativo alle forze ucraine». Rimangono assediate e soggette a pesanti bombardamenti russi le città di Kharkiv, Chernihiv, Sumy e Mariupol.

Intanto delle esplosioni sono state sentite nella prima mattinata di oggi nelle città di Nikolaev (nel sud), Dnipro e Kropyvnytskyi (nel centro del Paese). Lo riporta Bbc Ucraina citando le autorità locali. Secondo un canale Telegram gestito dalle autorità locali, il sistema di difesa aereo di Dnipro è stato attivato con successo. A Dnipro, nell’Ucraina centrale, sono state sentite almeno due esplosioni, riferisce la Cnn citando i propri giornalisti sul posto, che dicono di aver visto anche del fuoco salire dalla parte orientale del fiume.

7.27 – Le fosse comuni e il ministro Kuleba

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba è tornato a chiedere aerei militari per fermare i crimini di guerra commessi dagli invasori russi. «1.582 civili sono stati uccisi in 12 giorni e sono stati persino sepolti in fosse comuni come questa», scrive Kuleba su Twitter pubblicando la foto di una fila di sacchi con cadaveri interrati, «incapace di sconfiggere l’esercito ucraino, Putin sta bombardando i disarmati, sta bloccando gli aiuti umanitari. Abbiamo bisogno di aerei per fermare i crimini di guerra russi».

7.15 – Allarme cessato a Leopoli dopo due ore

È cessato dopo due ore l’allarme aereo di stamattina a Leopoli, la città nell’ovest dell’Ucraina, finora considerata relativamente sicura. La città è stata svegliata dalle sirene d’allarme prima dell’alba, attorno alle 5.30. L’allarme è cessato alle 7.35 circa. È la prima volta dall’inizio della guerra in Ucraina che l’allarme a Leopoli dura così a lungo.

7.00 – Le foto dei bombardamenti a Kiev e in altre città

Il sito Nexta ha pubblicato su Twitter alcune foto sui bombardamenti di questa notte e su quelli in atto a Kiev e in altre città dell’Ucraina.

6.00 – Sirene d’allarme

Le sirene suonano in diverse città dell’Ucraina, da Leopoli a Kiev, da Cherasky a Charkiv. Lo riporta il Guardian. Poche ore fa Cnn ha riportato di esplosioni non lontano dalla capitale Ucraina, dove le forze russe si starebbero avvicinando. Intanto l’Ucraina ha iniziato a riparare i danni alle linee elettriche che servono la centrale nucleare di Chernobyl. Lo hanno detto le autorità di Kiev all’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica.

4.50 – Congelati gli hedge fund di Abramovich

EPA/ANTHONY ANEX | Roman Abramovich

Il Wall Street Journal riporta che gli investimenti in hedge fund americani di Roman Abramovich sono stati congelati. Il quotidiano statunitense cita alcune fonti, secondo le quali i fondi speculativi hanno ricevuto l’indicazione di congelare dopo che sanzioni sono state imposte a Abramovich. Il congelamento mette probabilmente fine ai recenti tentativi dell’oligarca russo di vendere i suoi interessi negli hedge fund.

3.40 – Danneggiato l’ospedale a Mykolaiv

Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver danneggiato un ospedale oncologico e diversi edifici residenziali nella città meridionale di Mykolaiv con bombardamenti di artiglieria pesante. Il responsabile dell’ospedale, Maksim Beznosenko, ha detto che diverse centinaia di pazienti erano nel nosocomio durante l’attacco, ma che nessuno è stato ucciso. L’assalto ha danneggiato l’edificio e fatto saltare le finestre.

3.20 – La Russia recluta mercenari su Vk

La Russia sta reclutando una nuova brigata di mercenari sui social media e su piattaforme per combattere in Ucraina. Lo riporta Bbc, sottolineando che sulla piattaforma social russa VK sono stati postati avvisi durante la prima settimana di guerra per cercare “guardie di sicurezza” in altri paesi dell’ex Unione Sovietica per una missione “vicino”.

2.20 – Bombardamenti a Kiev

Bombardamenti potenti nei sobborghi di Kiev, da dove si sentono chiaramente i raid. Lo riporta la corrispondente di Cnn Clarissa Ward. Alcune immagini satellitari hanno mostrato le forze russe in avvicinamento alla capitale grazie anche all’uso di artiglieria pesante.

1.00 – Zelensky rifiuta l’invito ad arrendersi

Il premier israeliano Naftali Bennett avrebbe raccomandato al presidente ucraino Volodymyr Zelesnky di accettare l’offerta di Vladimir Putin di arrendersi per metter fine alla guerra. Zelensky avrebbe però rifiutato in quanto la proposta includeva molti sacrifici per gli ucraini. Lo riporta il Jerusalem Post citando fonti del governo di Kiev. «Bennett ci ha detto di arrenderci. E noi non abbiamo alcuna intenzione di farlo. Sappiamo che l’offerta di Putin è solo l’inizio», spiegano le fonti al Jerusalem Post.

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