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Guerra in Ucraina, la resistenza passa anche da Wikipedia: arrestato uno dei più importanti editor russi

12 Marzo 2022 - 10:16 Valerio Berra
L'autorità russa per i media ha cominciato a fare pressioni sull'enciclopedia dai primi giorni della guerra in Ucraina. Chi diffonde informazioni non approvate dal Cremlino rischia fino a 15 anni di carcere

Nel corso degli anni Mark Bernstein aveva fatto oltre 200 mila modifiche agli articoli di Wikipedia in russo. Un’attività lunga e intensa, tutta documentata dal suo account. Un’attività che si è fermata ieri, quando gli agenti del GUBOPiK, l’autorità per la lotta alla corruzione della Bielorussia, lo hanno arrestato. Bernestein è accusato di aver scritto sulle pagine dell’enciclopedia informazioni ritenute false dalle autorità russe sulla guerra in Ucraina. Il GUBOPiK ha pubblicato sul suo canale Telegram tutti i dati personali dell’autore e anche un video dell’arresto. Ora il canale è diventato privato ma Victoria Song della testata The Verge assicura di aver potuto verificare la pubblicazione di queste informazioni. Grazie alla sua attività, Bernestein era considerato uno dei 50 editor più importanti di Wikipedia in russo.

Un portavoce della Wikimedia Foundation ha spiegato che in questo momento l’associazione è «in stretto contatto con le nostre comunità nella regione per garantire la loro sicurezza e rispondere ai loro bisogni». Il contrasto tra Wikipedia e la censura russa è cominciato dalle prime ore dell’invasione in Ucraina. Il 2 marzo l’autorità russa per la regolazione dei media Roskomnadzor aveva chiesto inviato una nota alla comunità russa dell’enciclopedia dicendo che la pagina Invasione russa dell’Ucraina (2022) conteneva informazioni false. Nell’articolo erano presenti i dati sulle perdite dei militari russi e le informazioni sulle violenze ai civili ucraini.

La risposta di Wikipedia a Mosca: «Non ci tireremo indietro»

Dopo il primo avviso le pressioni di Roskomnadzor sono continuate. L’autorità, oggetto nelle ultime ore di un attacco hacker da parte di Anonymous, ha continuato a chiedere la rimozione delle informazioni sull’invasione in Ucraina ritenute false dal Cremlino. Gli editor dell’enciclopedia quindi hanno cominciato a modificare le pagine solo attraverso account secondari, così da rendere più difficile il loro tracciamento. In Russia chi diffonde informazioni non approvate dal Cremlino sulla guerra in Ucraina rischia fino a 15 anni di carcere. Wikimedia Fundation ha pubblicato una nota diretta a Mosca in cui spiega che non ha intenzione di fermare il lavoro della sua community.

«Come sempre, Wikipedia è un’importante fonte di informazioni affidabili e fattuali, specialmente in periodi di crisi. In riconoscimento di questo importante ruolo, non ci tireremo indietro di fronte agli sforzi per censurare e intimidire i membri del nostro movimento. Sosteniamo la missione di fornire conoscenza gratuita a tutto il mondo».

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