Il nuovo decreto Covid in arrivo mercoledì: il calendario dello stop ai divieti da aprile a giugno
Il nuovo decreto Covid del governo Draghi è programmato in arrivo per mercoledì 16 marzo. E conterrà il calendario delle riaperture dal 31 marzo al 15 giugno oltre che nuove regole per il Green pass e il Super Green pass già a partire dal primo aprile. L’attesissima road map avrà quattro tappe fondamentali già fissate che porteranno all’addio alle restrizioni. A cominciare dalla Certificazione Verde Covid-19, che non sarà più necessaria per consumare in bar e ristoranti e nei trasporti pubblici dopo la fine dello stato d’emergenza. Mentre a scuola si va verso l’eliminazione dell’obbligo di mascherine Ffp2 dopo il contatto con un positivo e la revisione delle quarantene. Che però potrebbero rientrare in un altro decreto e in una fase ancora successiva.
Cosa succede al Green pass nei prossimi mesi
Lo stato d’emergenza per la pandemia di Coronavirus non verrà prorogato. E quindi dal 31 marzo comincerà la procedura che porterà ad archiviare i certificati e gran parte delle restrizioni. Con quattro tappe fondamentali:
- primo aprile: sarà il giorno dello stop al Green pass rafforzato nei luoghi all’aperto, in ristoranti e bar e sui trasporti pubblici;
- primo maggio: è la data fissata per cancellare l’obbligo di certificato per i luoghi al chiuso, ovvero gli esercizi commerciali ma anche i cinema, i teatri e gli stadi; cadrà anche l’obbligo di Ffp2 per assistere a concerti ed eventi sportivi;
- primo giugno: stop all’obbligo di mascherine sui mezzi di trasporto pubblico;
- 15 giugno: fine dell’obbligo vaccinale per gli over 50, che per entrare al lavoro non dovranno più mostrare il Super Green pass.
Dal primo aprile quindi il Certificato non servirà per gli esercizi commerciali all’aperto. La cabina di regia convocata per questa settimana disegnerà le ulteriori tappe per eliminare le misure. Che poi verranno cristallizzate nel nuovo decreto Covid in programma per mercoledì 16. Il tutto accadrà mentre la curva dei contagi è in una fase di risalita (ieri quasi 49mila contro i 35mila di domenica scorsa) ma i vaccini permettono una protezione importante per gli immunizzati.
Gradualità e prudenza
Per questo, racconta oggi il Corriere della Sera, a Palazzo Chigi si terranno riunioni coordinate dal sottosegretario Roberto Garofoli. Per poi arrivare alla cabina di regia a ridosso del giorno dell’ok al decreto. Dal primo aprile, aggiunge il quotidiano, cade l’obbligo di Green pass rafforzato anche per i mezzi del Tpl oltre che per aerei, treni e navi. Ma c’è la possibilità che si continui a richiedere un tampone negativo prima di partire per destinazioni a lunga percorrenza. Cade invece l’obbligo di Green pass, sia base che rafforzato, per hotel e strutture ricettive, servizi alla persona, sport all’aperto, musei e mostre. Così come per negozi e attività commerciali, uffici pubblici, poste, banche, sagre e fiere oltre che per le feste all’aperto e per le cerimonie pubbliche.
Si pensa poi di togliere l’obbligo di quarantena a scuola dopo il contatto con un positivo mentre la capienza degli impianti sportivi tornerà presto al 100%. Le discoteche all’aperto potranno lavorare a piena capienza. Le competenze della struttura commissariale del generale Francesco Paolo Figliuolo saranno divise tra ministero della Salute e Protezione Civile. Si scioglierà il Comitato Tecnico Scientifico ma resteranno come consulenti del governo Franco Locatelli e Silvio Brusaferro. Il monitoraggio quotidiano del bollettino continuerà nonostante le opinioni contrarie di qualche esperto.
Cosa succede sul lavoro per il Certificato
Per accedere ai luoghi di lavoro invece la certificazione verde sarà obbligatoria anche ad aprile. Ma potrebbe arrivare, spiega oggi Repubblica, anche una rimodulazione. Ovvero Green pass base, quello ottenibile con il tampone, al posto di quello rafforzato. Dal primo aprile terminerà anche la normativa sperimentale sullo smart working. Si tornerà quindi al regime degli accordi individuali tra aziende e lavoratori. Ma le procedure saranno semplificate, forse utilizzando come traccia gli stessi accordi della Pubblica Amministrazione. Il governo è anche orientato al superamento del sistema delle sanzioni legate all’obbligo vaccinale per gli over 50. Dal primo maggio dovrebbe decadere la sospensione dal lavoro e dallo stipendio. Anche se nella maggioranza c’è chi spinge per anticipare tutto al primo aprile.
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