Anche i Pokémon abbandonano la Russia. Chiusi gli accessi a “Pokémon Go” in tutto il Paese
Tra i video che in questi giorni stanno diventando virali su TikTok ci sono quelli dei giovani russi davanti ai centri commerciali. Dove una volta si potevano guardare le vetrine dei brand internazionali oggi ci sono saracinesche abbassate e insegne coperte. Una desolazione simile a quella che i videogiocatori russi avranno nei negozi digitali, visto che ormai è lunghissimo l’elenco delle aziende del settore che hanno deciso di limitare il loro mercato a questa nazione. L’ultima è Niantic, la società che nel 2016 ha sviluppato Pokémon Go, il videogioco in realtà aumenta in cui bisogna cercare fisicamente i Pokémon muovendosi fra le vie della propria città. L’azienda, fondata nel 2010 a San Francisco, ha deciso di chiudere gli accessi a questo titolo sia in Russia che in Bielorussia. In questo caso si tratta di uno shutdown totale. L’accesso al gioco quindi non è stato limitato, né sono stati chiusi gli acquisti, ma è stato impedito completamente ai giocatori di accedere. Posizione diversa per The Pokémon Company, l’azienda responsabile della gestione del brand: nei giorni scorsi ha fatto una donazione per la popolazione ucraina ma non ha parlato direttamente del ritiro di tutto il franchise.
Una community che ancora esiste
Niantic ha sviluppato Pokémon Go basandosi sulla struttura di un gioco già esistente e conosciuto come Ingress. Il nuovo titolo rompeva completamente con i vecchi giochi Pokémon: non bastava muoversi su uno schermo, bisognava andare per le strade a cercare Pokémon. Anche se non erano gli anni d’oro del franchise, Pokémon Go è diventato la moda di quell’estate in diversi Paesi del mondo, con tanto storie di baristi neozelandesi che mollavano il lavoro per giocare a tempo pieno e completare tutto il Pokedex. Con la fine dell’estate la moda è passata ma una piccola e agguerrita community ha continuato a giocare. Il gioco si è arricchito di nuovi mostricciatoli (all’inizio c’erano solo quelli di prima generazione), sono nate anche competizioni internazionali e sono state introdotte nuove modalità di gioco come ad esempio quella delle sfide fra giocatori. Ora il titolo non è certo l’app più scaricata della settimana, come successo nei giorni del lancio, ma una base di utenti esiste ancora. A contribuire a questo fenomeno anche l’aumento di interesse per il brand negli scorsi due anni che ha fatto salire alle stelle i costi delle carte da gioco.
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