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Ucraina, il consigliere di Zelensky: «Possibile accordo entro 10 giorni. Ma non sarà fine della guerra». Il Cremlino insiste: «La Russia sarà purificata dai traditori»

17 Marzo 2022 - 23:40 Redazione
Putin potrebbe avere un incontro con l'omologo ucraino Zelensky, fa sapere il ministro turco Cavusoglu. Oggi c'è stata una telefonata tra Erdogan e il leader russo. Macron annuncia che la Francia deve potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere ad «una guerra di alta intensità». Kuleba ha chiesto che la Turchia sia «uno dei garanti» di un possibile accordo con la Russia

Dopo 21 giorni dall’inizio della guerra ammontano almeno a 7 mila i soldati russi morti nei combattimenti in Ucraina. La stima – riportata dal New York Times – è stata elaborata da fonti Usa. Invece i feriti nei combattimenti sono oltre 14 mila. Molti di questi sono già stati rimpatriati passando dalle basi in Bielorussia. Le autorità ucraine hanno accusato ieri la Russia di aver distrutto un teatro in cui più di mille persone si erano rifugiate nella città assediata di Mariupol (sud-est). Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito Vladimir Putin un criminale di guerra, confermando l’invio di altri 800 milioni di dollari al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il quale in un video pubblicato stanotte ha messo in guardia le madri russe: per Mosca l’Ucraina può diventare come l’Afghanistan o la Cecenia.

23.30 – L’esercito russo ha arrestato un altro sindaco ucraino

Un altro sindaco ucraino è stato arrestato dall’esercito russo. Dopo quello di Melitopol, liberato ieri 16 marzo, è toccato a Viktor Tereshchenko, sindaco del villaggio di Velykoburlutska, a Nord-Est di Kharkiv. In un video, il capo dell’amministrazione regionale di Karkhiv, Oleh Syniehubov, ha spiegato che il sindaco è stato: «prelevato dal suo posto di lavoro e portato alla locale stazione di polizia». Ancora non è chiaro quale sia il pretesto con cui l’esercito russo ha deciso sostanzialmente di sequestrare il sindaco. Solo ieri era stato liberato Ivan Fedorov, il primo cittadino di Melitopol che sarebbe stato scambiato con nove soldati russi. Oggi 17 marzo è emerso da fonti ucraine che i militari coinvolti nello scambio avevano tra i 19 e i 20 anni, confermando così che la Russia sta utilizzando i coscritti nell’invasione ucraina.

22.50 – Zelensky ringrazia l’Italia

Arriva il ringraziamento all’Italia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che il ministro della Cultura Dario Franceschini ha offerto l’aiuto del governo italiano per ricostruire il teatro di Mariupol, colpito dagli attacchi dell’esercito russo mercoledì 16 marzo. «Grazie Dario Franceschini – ha scritto Zelensky su Twitter – ha dato un buon esempio da seguire. Insieme ricostruiremo il Paese fino all’ultimo mattone».

20.49 – Camera Usa revoca privilegi commerciali alla Russia

La Camera americana ha approvato, con 424 voti a favore e 8 contrari, il provvedimento che revoca alla Russia i suoi privilegi commerciali. In questo modo gli Usa scelgono la strada dei dazi sui prodotti. Il Senato valuterà molto presto la misura che ha come scopo quello di isolare sempre di più la Russia, sospendendo i suoi normali rapporti commerciali con gli Stati Uniti.

20.32 – Usa: «Preoccupati che la Cina dia armi alla Russia»

EPA/Doug Mills / POOL | Joe Biden

Gli Stati Uniti sono fortemente preoccupati che la Cina possa fornire equipaggiamento militare alla Russia: lo ha fatto sapere la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki. Stando a quanto riportato, Joe Biden domani avrà un atteggiamento «sincero e diretto» nel corso della sua telefonata con Xi Jinping.

20.10 – La Casa bianca: «Le purghe evocate da Putin dimostrano i limiti dell’offensiva»

«Le purghe evocate da Vladimir Putin per i russi che si oppongono alla guerra dimostrano che la guerra in Ucraina non sta andando come Mosca sperava». Questo il ragionamento condiviso dalla portavoce della Casa Bianca Jen Psaki.

19.42 – Blinken: «Mosca prepara attacchi chimici»

EPA/Graeme Jennings / POOL

«La Russia continua ad attaccare ospedali e scuole in Ucraina. Ieri le forze russe hanno bombardato un teatro, e hanno aperto il fuoco su un gruppo di civili che erano in fila per il pane. Personalmente sono d’accordo con Joe Biden», secondo il quale Vladimir Putin sta commettendo crimini di guerra. Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken, sottolineando che «mirare volontariamente i civili è un crimine di guerra». La Russia «sta preparando il terreno per attacchi biologici o chimici sotto falsa bandiera», ha evidenziato poi Blinken, «siamo preoccupati dalla possibilità che la Cina possa considerare di aiutare la Russia».

19.27 – Bombe a grappolo in un villaggio vicino Kharkiv

L’esercito russo ha lanciato bombe a grappolo sul villaggio di Kozacha Lopan, nella regione di Kharkiv, uccidendo almeno sei persone. Lo ha reso noto il sindaco di una località vicina, Viacheslav Zadorenko su Facebook, secondo quanto riporta Ukrinform. Secondo il sindaco di Derhachi, i russi hanno colpito la stazione ferroviaria, i negozi, le farmacie e altri edifici pubblici situati nel centro del villaggio.

19.10 – Biden: «Putin è un dittatore omicida, un puro criminale»

«Un dittatore omicida, un puro criminale»: così il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha definito oggi Vladimir Putin, durante un evento a Capitol Hill per Saint Patrick’s day. Nella giornata di ieri invece lo aveva chiamato un «criminale di guerra».

18.44 – Praga: «Non possiamo più accogliere profughi ucraini»

EPA/MARTIN DIVISEK

La Repubblica Ceca non può più accettare i profughi ucraini in fuga dalla guerra. Ad annunciarlo il premier Petr Fiala, citato dall’agenzia Unian. «Bisogna capire che stiamo raggiungendo il limite di ciò che possiamo accettare senza troppe difficoltà», ha detto Fiala evienziando che la Repubblica Ceca ha già accolto 270 mila ucraini in fuga dalla guerra. Il Parlamento ceco ha approvato una legge che dà ai rifugiati 200 euro al mese e altri 120 a chi lì accoglierà.

18.00 – Franceschini: «Italia pronta a ricostruire il teatro di Mariupol»

«L’Italia è pronta a ricostruire il Teatro di Mariupol». Il Consiglio dei ministri ha approvato la proposta di Dario Franceschini offrire all’Ucraina mezzi e risorse per riedificarlo appena sarà possibile. A dirlo è lo stesso ministro della Cultura su Twitter. «I teatri di ogni paese appartengono a tutta l’umanità».

17.30 – Kiev: «Possibile accordo entro 10 giorni»

«Potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezza per trovare un accordo sui punti controversi» dei negoziati. A dirlo è il capo negoziatore ucraino Mykhailo Podolyak, che ha parlato in un’intervista ai media polacchi. «La firma di un accordo di pace porrà fine alla fase acuta del conflitto, ci permetterà di onorare tutti coloro che sono stati uccisi e iniziare la ricostruzione del Paese. Ma dubito che per gli ucraini la guerra finirà lì, non dopo tutto quello che abbiamo passato».

17.15 – Il Cremlino: «La Russia sarà purificata dai traditori»

L’operazione militare in Ucraina «porterà alla luce i traditori all’interno della Russia». Lo ha detto il Cremlino tramite il portavoce del presidente, Dmitry Peskov, facendo eco al precedente appello del presidente Vladimir Putin a «purificare» la società russa. «In queste situazioni, molte persone si mostrano come traditori. Svaniscono dalle nostre vite da soli. Alcuni lasciano i loro posti, altri lasciano il Paese. È così che sta avvenendo la purificazione».

16.00 – Macron: «La Francia si prepari per una guerra ad alta intensità»

La Francia deve potenziare il suo esercito per essere pronta a rispondere ad «una guerra di alta intensità che può tornare sul nostro continente». A dirlo è stato Emmanuel Macron in relazione alla spesa militare del Paese, presentando il suo programma elettorale in vista delle elezioni presidenziali del 10 e del 24 aprile.

15.50 – Kadyrov: «Migliaia di ceceni verso l’Ucraina per combattere coi russi»

«Migliaia» di volontari ceceni sono diretti in Ucraina per combattere accanto alle forze russe d’invasione. Lo dice il leader ceceno Ramzan Kadyrov, apertamente schieratosi con Putin.

15.10 – Almeno 21 morti in un raid russo vicino Kharkiv

Almeno 21 persone sarebbero morte in seguito ad un bombardamento russo vicino a Kharkiv. Lo ha riferito la procura della città.

14.50 La Turchia: «Possibile un incontro tra Putin e Zelensky»

Il presidente russo Vladimir Putin potrebbe avere un incontro faccia a faccia con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky. A dirlo è il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, come riporta il quotidiano Sabah, parlando ad una conferenza stampa congiunta con l’omologo ucraino Dmytro Kuleba durante una visita a Leopoli in Ucraina. Oggi c’è stata la telefonata tra il presidente turco Erdogan e il presidente russo. Da giorni la Turchia si impegna nelle mediazioni.

14.13 – Sospesa la missione su Marte di Europa e Russia

Sospesa ExoMars, la missione su Marte delle agenzie spaziali europee di Europa (Esa) e Russia (Roscosmos). Lo ha deciso all’unanimità il Council dell’Esa riunito a Parigi. «Deploriamo profondamente le vittime umane e le tragiche conseguenze dell’aggressione all’Ucraina», scrive. «Pur riconoscendo l’impatto sull’esplorazione scientifica dello spazio, l’ESA è pienamente allineata alle sanzioni imposte alla Russia dai suoi Stati membri». Inoltre, l’Esa ha deciso di sospendere i lanci di 4 missioni dopo la decisione di Roscosmos di ritirare il suo personale dalla base di lancio europea di Kourou (Guyana Francese). Si tratta delle Galileo M10, Galileo M11, Euclid e EarthCare.

13.30 Lukashenko: «Se l’Ucraina continua l’escalation, Minsk risponderà»

Il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha dichiarato, secondo la Tass, che «se l’Ucraina dovesse continuare la sua escalation contro la Bielorussia, Minsk non la lascerà senza risposta». Lukashenko ha poi aggiunto che se il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rifiuterà di firmare un accordo con Putin, allora sarà costretto a firmare un atto di resa.

13.18 – Zelensky al Parlamento italiano

Il 22 marzo alle ore 11 è previsto l’intervento del presidente ucraino Zelensky a Montecitorio: qui parlerà in diretta streaming con i parlamentari di Camera e Senato, come già successo negli Stati Uniti e in diversi Stati dell’Unione europea. La notizia è stata confermata nella riunione dei capigruppo della Camera.

13.10 – Biden incontrerà Xi Jinping

Il presidente americano Joe Biden ha annunciato che parlerà con Xi Jinping domani sull’Ucraina. A darne notizia è la Casa Bianca. I due leader parleranno della guerra e dei rapporti con Mosca.

13.00 – Ok della Camera al dl Ucraina: 367 voti favorevoli, 25 contrari

Sì dell’Aula della Camera al decreto legge varato dal governo per far fronte all’emergenza determinata dal conflitto in Ucraina. Il testo, che passa al Senato, è stato approvato a Montecitorio con 367 voti a favore, 25 contrari e 5 astenuti.

12.30 – Regno Unito: «L’Occidente non ha fatto abbastanza per fermare Putin»

L’Occidente «non si è mosso abbastanza presto» per fermare Vladimir Putin, ha detto la ministra degli Esteri britannica Liz Truss alla Bbc. A partire dalle sue azioni nella regione del Donbass in Ucraina e in Siria: «C’era troppo compiacimento. Non abbiamo fatto abbastanza per sfidare Vladimir Putin e ora stiamo assistendo a questi orrendi crimini che violano il diritto internazionale. Se avrà successo in Ucraina, è probabile che assisteremo a un’ulteriore devastazione in tutta l’Europa orientale».

11.45 – La Cina continuerà la sua relazione economica con la Russia

La Cina continuerà ad avere collaborazioni economiche regolari con la Russia nonostante la crisi ucraina. A dirlo è Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio cinese, riportato dalla Tass.

11.40 – La conferenza stampa Scholz-Stoltenberg

«La Germania dà il suo contributo e continuerà a farlo. Ma una cosa è chiara: la Nato non entrerà in questo conflitto». Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato in una conferenza stampa a Berlino con il capo della Nato Jens Stoltenberg. «Oggi il presidente Zelensky si è rivolto al Bundestag con parole molto forti. Noi siamo con l’Ucraina».

11.09 – Mosca rifiuta la richiesta dell’Onu di sospendere l’offensiva

Il Cremlino ha rifiutato la richiesta del Corte internazionale di giustizia dell’Onu di sospendere le operazioni militari in Ucraina. La richiesta era arrivata dopo un’interrogazione presentata direttamente da Kiev.

10.49 – Lagarde (Bce): «Con la guerra rischi significativi per la crescita»

Christine Lagarde, presidente della Bce, ha avvisato che la guerra in Ucraina può diventare un rischio per la ripresa dell’Unione europea dopo la crisi economica innescata dalla pandemia di Coronavirus: «La guerra pone rischi significativi per la crescita dell’Eurozona, e potrebbe mettere in moto nuovi trend inflazionistici». Lagarde ha spiegato anche che la Bce potrebbe fare marcia indietro sui suoi piani di riduzione dello stimolo monetario. Secondo l’Ocse la guerra potrebbe tagliare la crescita mondiale di un punto percentuale nell’arco del prossimo anno.

10.43 – Regno Unito: «A Mariupol crimini di guerra»

James Cleverly, numero due del Foreign Office del Regno Unito ha spiegato che i bombardamenti sul teatro di Mariupol violano tutti i termini del diritto internazionale: «Sembra essere stato un attacco deliberato contro un obiettivo civile. Un’evidente violazione del diritto internazionale».

10.30 – Di Maio sente Kuleba

Il Ministro degli Esteri Luigi Di Maio, secondo quanto apprende l’agenzia di stampa Ansa, ha sentito telefonicamente ministro ucraino Dmytro Kuleba.  «Ho sentito il collega Dmytro Kuleba. Ribadito che Italia sostiene popolo ucraino. Resistenza Ucraina è resistenza europea, argine ad avanzata violenta e pericolosa dell’esercito russo. Massimo sforzo per ritrovare pace e fermare atroce guerra che sta causando sofferenza e morte», fa sapere Di Maio in un tweet.

10.20 – Fosse comuni a Mariupol

Il vicesindaco di Mariupol Sergei Orlov dice che in città i russi non consentono alla gente del posto di entrare nei cimiteri e le persone devono essere seppellite in un parco nel centro della città. Le parole di Orlov sono state riportate in un’intervista a Forbes Ucraina, ripresa dall’agenzia ucraina Unian. «Li seppelliamo per lo più in fosse comuni. Li seppelliamo nel City Garden (Children’s Central Park of Culture and Recreation), in centro. Alcuni sono sepolti nei loro cortili”, ha detto Orlov. Secondo lui, al 13 marzo c’erano 2.358 morti in città. Tuttavia, questi sono solo quelli che sono identificati».

10.07 – La Russia ha perso più soldati che in Afghanistan

In Ucraina la Russia ha perso più soldati che in Afghanistan. Lo ha detto il ministro della Difesa Ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo. Nel paese «la Russia ha già perso più soldati che nel corso di due guerre cecene, più di 14 mila soldati, più di 450 carri armati e veicoli blindati, 750 aerei sono stati abbattuti, abbiamo eliminato dei loro generali. Le perdite russe sono vicine a quelle delle forze sovietiche in 10 anni di guerra afghana».

9.40 – «Volnovakha non esiste più»

Il ministro della Difesa ucraina, Oleksii Reznikov, in collegamento con le commissioni Esteri e Difesa del parlamento europeo ha detto che la città di Volnovakha «esiste ormai solo sulla cartina, perché in realtà Volnovakha non esiste più, non è rimasto più nemmeno un edificio». Reznikov ha aggiunto che «in tre settimane sono state distrutte 400 scuole, 110 ospedali e più di 1000 edifici residenziali. Anche le operazioni di soccorso vengono impedite, intere famiglie vengono rapite e uccise, uccidono i preti e i sindaci che non collaborano gli occupanti russi. Oggi la Russia ha l’unico scopo di distruggere l’Ucraina», ha aggiunto.

9.16 – L’ovazione per Zelensky al Bundestag

Il Bundestag tedesco saluta con un’ovazione il presidente ucraino Volodymir Zelensky, comparso in video per il suo intervento. Zelensky ha cominciato l’intervento ricordando che ad ogni bomba che cade si alza un muro tra l’Ucraina e l’Europa: «Questo muro è più forte, con ogni bomba che cade in Ucraina, con ogni decisione che non viene presa nonostante il fatto che voi potreste aiutarci». Il presidente ha criticato l’atteggiamento della Germania su Putin: «Abbiamo sempre detto che Nord Stream 2 fosse un’arma e abbiamo sentito rispondere che fosse economia, economia, economia», ha spiegato. «Anche adesso esitate sull’ingresso dell’Ucraina nell’Europa. È un’altra pietra per il muro», ha aggiunto nel suo discorso. «Abbiamo percepito resistenza, percepiamo che volete economia, economia economia», ha incalzato.

9.05 – Stoltenberg e la No fly Zone

Il segretario generale dell’ Alleanza Atlantica Jens Stoltenberg dice che la Nato continuerà con il sostegno a Kiev inviando più armi, ma ribadisce che non ci sarà una no-fly zone. «Forniamo sistemi di difesa antiaerea e antimissile, ma una no-fly zone implica attaccare o abbattere aerei russi», specifica in un’intervista al Corriere. «La no-fly zone non è qualcosa che si dichiara ma che si impone – aggiunge Stoltenberg – e questo porterebbe a una guerra tra Nato e Russia con ancora maggiore distruzione». Stoltenberg fa anche sapere che nonostante gli appelli dell’Ucraina i paesi dell’Alleanza non intendono intervenire nel conflitto con i propri eserciti. «Non abbiamo intenzione di dispiegare truppe Nato in Ucraina perché la Nato non è parte del conflitto; gli alleati proseguiranno con il loro sostegno, continueremo a imporre costi pesantissimi con le sanzioni e rafforzeremo la nostra presenza a Est tra i Paesi dell’Alleanza per prevenire un’escalation». Secondo Stoltenberg lo scenario geopolitico e militare è cambiato. La Russia sta contestando «il diritto di ogni nazione di scegliere il proprio percorso e il diritto della Nato di difendere i propri alleati». Mosca «cerca di influenzare la Nato chiedendo di ritirare tutte le nostre forze dai Paesi che si sono uniti all’Alleanza dopo il 1997», aggiunge. «Questa è la nuova realtà. Affrontiamo un mondo più competitivo, dove Russia e Cina agiscono insieme», conclude il numero uno della Nato.

9.00 – Il messaggio di Mattarella sull’Ucraina

«Italiani ed europei siamo chiamati alla solidarietà e all’aiuto nei confronti delle popolazioni terribilmente colpite, e all’impegno perché si fermino i combattimenti, si ritirino le forze di occupazione e venga ripristinato il diritto internazionale». Questo il messaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a proposito del conflitto in Ucraina, in una dichiarazione rilasciata in occasione del giorno dell’Unità nazionale. «Ora più che mai i simboli della Repubblica Italiana, in cui gli italiani si riconoscono, ci inducono a riflettere sull’importanza della libertà, della democrazia, sul valore dei diritti dell’uomo, primo dei quali è il diritto a vivere in pace. A tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita in nome di questi ideali si rivolge oggi il pensiero del popolo italiano», si legge ancora nel messaggio del Capo dello Stato.

8.50 – Mariupol è distrutta

Il vicesindaco di Mariupol Sergei Orlov ha detto in un’intervista a Forbes Ucraina che nella città è tutto distrutto. «Non è rimasto un solo edificio integro a Mariupol, nella regione di Donetsk, o è distrutto o è danneggiato. Credo che l’80-90% sia stato bombardato. Le infrastrutture sono quasi inesistenti e i residenti soffrono per la mancanza d’acqua hanno sciolto la neve, raccolta nelle pozzanghere e scaricata dalle batterie». Orlov ha ribadito che la città ha un disperato bisogno di un corridoio umanitario e di un’evacuazione.

8.40 – Il convoglio militare dalla Bielorussia

Il sito Nexta pubblica un video che ritrae un grande convoglio di equipaggiamento militare avvistato vicino a Homel in Bielorussia. Il convoglio si sta dirigendo verso Dobrush in direzione del confine. Sui canali social ucraini e internazionali, nelle ore scorse, sono inoltre rimbalzate notizie di esplosioni in diverse città della Bielorussia: nella centrale Slutsk ma anche a Stolin e Luninets, città non lontane dal confine ucraino. La notizia non ha avuto alcuna conferma ufficiale ma, secondo alcuni media internazionali, le esplosioni sarebbero state causate da una massiccia esercitazione dell’esercito bielorusso.

8.30 – La Russia: lottiamo contro i nazisti

La Russia continua a lottare per un ordine mondiale libero dal nazismo e dal genocidio. Queste le affemrazioni di Dmitry Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza ed ex presidente della Russia, citato dalla Tass. Intanto alcuni autobus con circa 300 rifugiati sono arrivati dalla città assediata di Mariupol oltre il confine nella regione russa di Rostov. Lo fa sapere la Bbc che riporta i media russi. E questa mattina alle 9 il presidente ucraino Zelensky parlerà alla Camera bassa del Parlamento tedesco. In un video diffuso nelle prime ore di oggi Zelensky ha affermato che spingerà «per un sostegno ancora maggiore all’Ucraina».

7.45 – L’attacco dei russi a Merefa

La città di Merefa nell’Oblast’ di Kharkiv è stata attaccata dalla Russia. Gli amministratori locali della cittadina che si trova nella parte orientale dell’Ucraina hanno riferito che ci sono vittime tra i militari, come riporta il Kiyv Independent. Merefa, che ha 21.500 residenti, è stata colpita da un attacco aereo, una scuola locale è stata danneggiata e il centro comunitario locale distrutto.

7.00 – Intelligence Gb: offensiva russa in stallo

Il ministero della Difesa britannico scrive su Twitter che l’invasione russa è in stallo su tutti i fronti. Si tratta di informazioni presenti nei rapporti di intelligence. «Le forze russe hanno fatto progressi minimi su terra, mare o aria negli ultimi giorni e continuano a subire pesanti perdite – si legge nel tweet – La resistenza ucraina rimane forte e ben coordinata. La stragrande maggioranza del territorio ucraino, comprese tutte le principali città, rimane in mani ucraine».

6.00 – Zelensky: negoziati difficili

Il presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky ha espresso preoccupazione sui colloqui di pace con la Russia in un’intervista con il canale tv americano Nbc: «I negoziati sono ancora in corso e sono abbastanza difficili», ha sottolineato il presidente ucraino e ha osservato che qualsiasi guerra potrebbe essere finita al tavolo dei negoziati». Allo stesso tempo, non ha commentato le informazioni apparse in precedenza nei media sulle presunte condizioni di un possibile accordo tra le parti. Zelensky ha anche parlato di un pericolo terza guerra mondiale: «Nessuno sa se possa già essere iniziata», ha affermato, ribadendo che il popolo ucraino è «invincibile». «Se lanciano deliberatamente questi missili contro asili, scuole o università questo significa superare ogni linea – ha affermato Cos’altro dovremmo aspettare? Lasciare che i russi uccidano 200, 300 o 400 bambini?».

4.00 – Kuleba e i negoziati

Il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba ha detto oggi alla Cnn che i negoziati non stanno facendo molti progressi: «Devo essere chiaro, entrambe le delegazioni, quella russa e quella ucraina, sono lontane dal raggiungere un accordo sulla situazione attuale». E poi: «Ci sono una serie di fattori – ha spiegato – che fanno la differenza nella posizione russa nei colloqui. Il primo è la feroce resistenza dell’esercito e del popolo ucraini sul campo, la seconda sono le sanzioni imposte alla Russia, che fanno crollare e soffrire l’economia russa. Fattori che hanno costretto la Russia a cambiare leggermente posizione».

3.25 – Due aerei russi abbattuti

Due aerei russi, un Su 25 e un Su 35, sono stati abbattuti nella regione di Kiev. Secondo la stampa locale le forze russe hanno lanciato un attacco missilistico su Sarny, centro nella provincia di Rivne, nell’Ovest dell’Ucraina a circa 50 km dal confine con la Bielorussia. Infine il numero dei civili morti a Chernihiv mentre erano in coda per il pane e’ salito a 13.

3.00 – Il teatro di Mariupol

Il sindaco di Mariupol, Vadym Boychenko, in un video pubblicato sul canale Telegram del consiglio comunale ha detto che il teatro colpito ieri fungeva da rifugio per un migliaio di persone: «Oggi c’è stata una terribile tragedia per la nostra Mariupol, di cui non è rimasto praticamente nulla. Il Teatro Drammatico, dove si nascondevano le persone, è stato distrutto da un bombardamento. Un luogo dove hanno trovato rifugio più di mille persone. Questa è una terribile tragedia, non lo perdoneremo mai. Ma non ci arrenderemo».

2.50 – Allarme a Kiev

Si sentono suonare le sirene per attacco aereo nella regione di Kiev. L’allarme è scattato alle 2.25 nella capitale ucraina e nelle zone limitrofe. Gli abitanti sono invitati a recarsi nei rifugi della protezione civile.

2.00 – Hackerato il sito del ministero dell’emergenza russo

Il sito web del ministero russo per le situazioni di emergenza è stato ‘hackerato’. Sulla homepage sono apparsi vari messaggi sul conflitto in Ucraina, tra cui “Più di 13.000 soldati russi sono morti in guerra” oppure “Non credere ai media russi: mentono”. L’attacco si è verificato la sera del 16 marzo. Prontamente sono intervenuti i tecnici e ora il sito risulta essere in manutenzione e “temporaneamente non raggiungibile”.

1.05 – Il ritorno di Putin in tv

Vladimir Putin torna a parlare in televisione. E si rivolge a chi attorno allo Zar del Cremlino comincia a prendere le distanze dalla guerra in Ucraina. «L’Occidente con le sanzioni vuole dividere la società russa e distruggerci. Ma il popolo russo sarà sempre in grado di distinguere i veri patrioti dai traditori e saprà sputare via questi ultimi come moscerini finiti accidentalmente nella bocca», dice. E ancora: «Le sanzioni hanno un solo obiettivo, la distruzione della Russia”, ha affermato Putin secondo quanto riportano diversi media internazionali, accusando l’Occidente di aver “gettato la maschera».

0.09 – Ivan Fedorov liberato

C’è stato uno scambio di prigionieri alla base della liberazione del sindaco di Melitopol Ivan Fedorov. Era stato rapito ed è stato tenuto prigioniero per cinque giorni, ma ieri è stato liberato in cambio di 9 soldati russi. I soldati avevano 18-19 anni, secondo Dasha Zarivna, portavoce del capo di stato maggiore presidenziale, citata dalla stampa ucraina.

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