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Le minacce sulla porta di casa dell’attivista Olga Misik, il giorno dopo il discorso di Putin sui traditori. Lei risponde con il sorriso – Le foto

L'attivista ha preso con ironia le scritte comparse sulla porta di casa, segnata con la «Z» e una frase minacciosa

Gli effetti del discorso di Vladimir Putin sulla “pulizia” della Russia dai traditori filo-occidentali si sono abbattuti su attivisti come la 19enne Olga Misik, diventata famosa appena due anni fa, quando ancora minorenne aveva protestato con coraggio seduta davanti alla polizia tenendo tra le mani la costituzione russa. Sulla porta di casa dell’attivista ieri 16 marzo, Misik si è ritrovata la scritta minacciosa: «Non tradire il tuo Paese, cagna». Una sostanziale minaccia che la ragazza ha denunciato su Twitter con ironia: «Il mio appartamento è stato sottoposto a una seduta di makeup». Anche altri attivisti che si sono schierati contro l’invasione russa dell’Ucraina sono stati colpiti dopo il duro intervento di Putin. Come la giornalista Anna Loiko del sito Sota, o Dmitry Ivanov. Entrambi hanno trovato sulla porta di casa la lettera «Z», la stessa che viene usata nei territori occupati in Ucraina dalle truppe russe e dai loro sostenitori. In un secondo tweet, Misik ha poi citato uno dei passaggi più duri del discorso di Putin del 16 marzo, cioè quando il presidente russo diceva come il popolo russo: «sarà in grado di distinguere i veri patrioti dalla feccia e dai traditori. E semplicemente li sputerà fuori come una mosca gli è volata accidentalmente in bocca».

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